“Menorah – The Game”, il primo videogioco sugli ebrei di Roma

di Nathan Greppi
Un videogioco per raccontare 2000 anni di storia ebraica a Roma: questo è il progetto di Menorah – The Game, una app videoludica che guida il giocatore nei luoghi simbolo della città eterna: dai tempi antichi dell’Impero romano, attraverso il Medioevo, fino agli sconvolgimenti del XX secolo.

Il gioco, realizzato in formato 2D e la cui durata è stimata tra i 45 e i 60 minuti, si può scaricare su Apple Store e Google Play per smartphone e tablet. La trama vede come protagonisti Anna e Gavriel, due giovani ricercatori che devono affrontare il viaggio più importante della loro vita, attraversando secoli di storia alla scoperta della cultura ebraica romana, per ritrovare un’antica menorah andata perduta.

L’app è stata prodotta dalla società “Golem Multimedia” e presentata dall’editore Shulim Vogelmann e dal giornalista David Parenzo, e sviluppata in collaborazione con l’Associazione TuoMuseo, con il sostegno di ADMIRAL Gaming Network (AGN). Regia e sceneggiatura sono rispettivamente di Massimiliano Elia e Laura Ippoliti.

Promossa dalla Fondazione per il Museo Ebraico di Roma, l’iniziativa è un tassello del progetto ‘edutainment’, che intende ripercorrere la storia ebraica attraverso il gioco, scoprendo luoghi, oggetti, e significati che si ritrovano oggi nel percorso del Museo di Roma.

“I giovani hanno una sete di conoscenza enorme”, ha dichiarato Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma. “Compito delle istituzioni è di avvicinarli attraverso percorsi di educazione e formazione innovativi e pratiche sempre più coinvolgenti. Il progetto di Edutainment – una storia appassionante con due protagonisti alla ricerca della Menorah, il candelabro perduto, simbolo ebraico per eccellenza – permetterà ai ragazzi di ripercorrere la storia bimillenaria della nostra Comunità e di entrare in contatto con gli usi e costumi del popolo ebraico. Dove c’è maggiore conoscenza si diffonde la cultura del rispetto per il prossimo e le diversità”.