Premio Adelina Della Pergola Adei Wizo: ecco i finalisti

Libri

di R.I.

La giuria selezionatrice del Premio Letterario ADEI WIZO Adelina Della Pergola ha compiuto la sua scelta e ha reso noti i quattro finalisti dell’edizione 2021/2022, la XXIII di questo Concorso estremamente peculiare nel panorama culturale italiano, sia per la sua metodologia, sia per le finalità. Il Premio, nato nel 2000, permette infatti di dare rilievo agli autori contemporanei di narrativa che pubblicano libri di argomento ebraico e, allo stesso tempo, di far conoscere le loro opere al grande pubblico. Una particolare attenzione è rivolta ai ragazzi delle scuole, a cui è dedicata un’apposita sezione con l’idea di rendere l’iniziativa uno strumento perché possano sviluppare una sana e libera valutazione della storia.

La prima fase del Premio viene compiuta da una giuria selezionatrice presieduta da Sira Fatucci che sceglie due finalisti per ognuna delle due sezioni (più eventuali premi speciali). Poi è il pubblico a decidere: due le giurie coinvolte in questa seconda fase che inizia ora. Per la sezione principale la votazione tutta al femminile è affidata a 500 donne di tutta Italia che, dopo aver letto i due volumi, decreteranno il vincitore. Per i ragazzi è stata creata una formula ancora più originale: l’ADEI WIZO invierà in lettura i due libri selezionati agli studenti delle scuole di secondo grado in tutta Italia che hanno aderito al progetto. Saranno loro ad esprimere un giudizio e motivare la loro scelta attraverso una scheda. Quest’anno questa sezione ha avuto un record di adesioni: sono, infatti, ben 650 i ragazzi coinvolti nel progetto.

A concorrere per il Premio Letterario ADEI WIZO Adelina Della Pergola saranno Le vie dell’Eden di Eshkol Nevo (Edizioni Neri Pozza) e Lo shtetl perduto di Max Gross (Edizioni E/O).

Il libro di Nevo rappresenta la complessa realtà di personaggi che si muovono sullo sfondo di una Israele vivace e problematica. “Le vite dei protagonisti si incontrano, si rincorrono e si intrecciano nei tre racconti del libro”, si legge nelle motivazioni della Giuria selezionatrice che mette anche in evidenza come “La moderna e pregevole tecnica narrativa coinvolge il lettore e lo induce a scoprire i segreti che legano le vicende e accompagnano le esistenze dei protagonisti”.

“Lo shtetl perduto” racconta invece di uno shtetl (villaggio ebraico dell’Europa orientale) rimasto isolato nella foresta che si incontra e si scontra con la Polonia del XXII secolo. Un’espediente che permette di far “emergere vividamente ambienti e protagonisti descritti con ironia spesso al limite del grottesco”.

La sezione ragazzi, invece, vede in lizza per il premio Dove si nasconde il lupo di Ayelet Gundar Goshen (Neri Pozza) e Il concerto di Yigal Leykin (Besa Muci).

“Dove si nasconde il lupo” è incentrato sulla tematica del bullismo che, spiegano le motivazioni: “Viene affrontata nel libro con magistrale attenzione e capacità, così come anche il difficile momento dell’affrancamento dalla famiglia di origine. Con questo libro l’autrice conferma talento letterario, originalità e profondità nell’affrontare tematiche attuali”.

Ne “Il concerto” è invece la musica a cercare di sanare pregiudizi, frustrazioni e rivalità. La trama è incentrata sulla preparazione di un concerto celebrativo i cui esecutori sono giovani, provenienti da diversi paesi, in un centro di raccolta nell’Israele degli anni 60. Tematiche definite come “Fondamentali e sempre attuali della conoscenza e del rispetto reciproco tra giovani: la musica come strumento educativo nelle differenze e nel superamento dei conflitti, anche generazionali”.

Susanna Sciaky, Presidente Nazionale dell’ADEI WIZO commenta così le scelte: “Anche quest’anno il Premio Letterario si sta dimostrando uno dei punti di forza dell’attività dell’ADEI WIZO nel diffondere la conoscenza di storia, tradizioni e cultura ebraica e della realtà di Israele e siamo molto soddisfatte, in particolare, del record di adesioni della sezione ragazzi: un impegno che siamo felici di affrontare. Le scelte della Giuria sono estremamente condivisibili e rispecchiano la necessità di trovare una chiave di lettura nel confronto tra il mondo ebraico e la società contemporanea. Mi sembra che ciascun volume trasmetta un concetto importante: i valori che sono alla base dell’ebraismo possono diventare anche un supporto ai problemi con cui ci confrontiamo quotidianamente”.

Ora le giurie avranno tempo fino a marzo per leggere ed esprimere la loro opinione. In primavera la premiazione e il tradizionale appuntamento in cui i ragazzi delle scuole incontreranno gli autori.