#BCM21: Eshkol Nevo e il potere dell’immaginazione nel post-pandemia

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di Paolo Castellano

L’8 novembre, in occasione del festival letterario BookCity Milano, è stata trasmessa su Youtube un’intervista realizzata dalla scrittrice Federica Manzon a Eshkol Nevo. Lo scrittore israeliano ha raggiunto una notevole popolarità in Italia con i suoi romanzi, tra cui La simmetria dei desideri, Tre piani e L’ultima intervista – pubblicati dalla casa editrice Neri Pozza.

Durante il lungo e articolato dialogo online, Nevo ha esplorato il tema dell’immaginazione, il potere dei desideri e il rapporto tra verità e menzogna. Per di più, lo scrittore israeliano si è espresso sulle recenti vicende politiche dello Stato ebraico.

Nella prima parte dell’intervista, Nevo ha rivelato di aver scritto un nuovo libro durante i passati lockdown in Israele. L’autore ha detto di aver accumulato molta energia quando ci sono state le restrizioni sanitarie e di aver sentito la necessità di movimentare una noiosa quotidianità con il potere dell’immaginazione e della scrittura.

«La mia passione è forte come a 20 anni. Ho notato che in Israele questa energia ha prodotto due fenomeni sulle relazioni: nel primo caso le coppie hanno divorziato e nel secondo sono nate forti storie d’amore», ha sottolineato Nevo, specificando la voglia di rincontrarsi e di vivere più intensamente i rapporti sociali nel periodo post-Covid.

Lo scrittore israeliano ha poi svelato come abbia deciso di fare lo scrittore: «A 25 anni mi trovavo in Sudamerica e scrivevo delle lunghe lettere alla mia ragazza in cui mescolavo cose inventate perché non succedeva nulla nel luogo in cui vivevo. Mi sono accorto che con quelle invenzioni scrivevo delle lettere più fluide. Insomma un bugiardo che oggi è diventato un bugiardo di professione».

L’Italia è ormai la sua seconda casa letteraria. Soprattutto dopo la trasposizione cinematografica del romanzo Tre piani da parte del regista Nanni Moretti. Nevo ha dichiarato che il film non ha replicato i temi politici del suo libro ma ha “aggiunto qualcosa di nuovo”, in particolare nel reimmaginare i personaggi in versione italiana.

Nella parte finale dell’intervista, c’è stato spazio anche per una considerazione politica su Israele. «Durante il lockdown ci sono state esperienze forti. Come le proteste di piazza che hanno sollevato una questione democratica su un primo ministro israeliano che era diventato molto forte», ha affermato Nevo.

«Sono stato coinvolto anche io. Gli amici mi dicevano che non sarebbe successo nulla, ma era importantissimo per me. Perché io voglio scrivere quello che voglio e non aver paura di ciò che penso come succede in Cina e Russia. Mi chiedi quale sia il potere dell’immaginazione? La politica israeliana di oggi! Fino a due anni fa sarebbe stata una fantasia immaginarsi un partito arabo che facesse parte del governo israeliano, ma è successo!».

Insomma, per Eshkol Nevo la fantasia è un elemento umano fondamentale per superare i momenti difficili dell’esistenza umana. Saper immaginare significa guardare al futuro.