di Redazione
Nonostante il clima pesante degli ultimi tempi, non sono pochi gli eventi e gli ospiti legati al mondo ebraico che saranno presenti al prossimo Salone del Libro di Torino, che si terrà dal 15 al 19 maggio. Tra autori italiani e stranieri, tra presentazioni di libri e dibattiti sulla contemporaneità, ecco gli appuntamenti da non perdere.
15 maggio
Per cominciare, giovedì alle 13:30 si terrà il laboratorio Passaggio del testimone, indirizzato principalmente agli studenti delle scuole superiori e che mira ad esplorare il modo in cui si raccolgono documenti e risorse sulla storia e la memoria della Shoah, al fine di valorizzare e tramandare le testimonianze degli ebrei che hanno vissuto in quel periodo buio.
Passando dal passato al presente, alle 13:45 avrà luogo l’incontro Prove di pace in Israele. Partendo dal libro Respirare il futuro (ITL Libri) di Giulia Ceccutti, si parlerà del villaggio di Neve Shalom/Wahat al-Salam, dove ebrei e palestinesi continuano a vivere insieme dopo il 7 ottobre, condividendo il dolore, ma anche l’ostinazione di chi crede ancora in un futuro possibile. Parlerà con l’autrice Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo.
Quasi contemporaneamente, alle 13:55 Vincenzo Lillella parlerà del suo libro Ebrei di Calabria. Accoglienza espulsioni rimpianto (Grafichéditore), che ripercorre la storia della Calabria ebraica dalle origini ai giorni nostri. Saranno presenti anche Nella Fragale e Antonio Perri.
Alle 18:15, il giornalista e collaboratore di Mosaico Nathan Greppi presenterà il suo libro La cultura dell’odio (Lindau), che racconta come l’odio nei confronti d’Israele si è sviluppato nei media, nelle università e nel mondo della cultura, sia prima che dopo il 7 ottobre. Parleranno con l’autore Dario Disegni, presidente della Comunità Ebraica di Torino, e lo storico Claudio Vercelli.
16 maggio
Per iniziare la giornata di venerdì, alle 10:30 gli autori Lia Levi e Simone Calderoni parleranno del loro libro Cara nonna, caro nipote (Piemme), in cui la Levi racconta a suo nipote Calderoni la propria esperienza al tempo delle persecuzioni fasciste contro gli ebrei. L’evento vedrà la partecipazione del gruppo di lettura Lost in the books della Scuola secondaria di primo grado Don Bosco di Prato.
Un’ora dopo, alle 11:30, inizierà il dibattito Esiste ancora la politica?, realizzato in collaborazione con la Comunità Ebraica di Torino, la Fondazione Vittorio Dan Segre e il quotidiano La Stampa. Il deputato Gianni Cuperlo, il direttore de La Stampa Andrea Malaguti e Gabriele Segre, direttore della Fondazione Dan Segre, si interrogheranno su quale spazio resta alla politica in un mondo conteso tra autocrazie, tecno-capitalismi e populismi.
Successivamente, alle 12:45 verrà presentato il romanzo Gli Stramer (Bottega Errante) dello scrittore polacco Mikolaj Łoziński, che racconta la vita di una famiglia di ebrei in Polonia prima di andare incontro alla Shoah. Ne parleranno con l’autore Francesco Annichiarico e Giulio Scremin.
Alle 18:00, lo storico Lorenzo Matta presenterà il suo saggio Sfida in terra greca. Italiani, tedeschi ed ebrei fra Atene e Salonicco (1941-1943) (Paola Caramella Editrice), sulle persecuzioni antiebraiche nella Grecia occupata dai nazifascisti. Ne discuteranno con l’autore Luciano Boccalatte, vicepresidente dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, Alberto Cavaglion, docente di storia dell’ebraismo all’Università di Firenze, e la saggista Paola Valabrega.
18 maggio
Alle 11:45 della giornata di domenica, la docente e traduttrice Cinzia Bigliosi presenterà Irène Némirovsky. La scrittrice che visse due volte (Ares), una biografia della celebre scrittrice ebrea e vittima della Shoah, il cui libro Suite francese è stato tradotto in oltre trenta lingue. Ne discuterà con lo scrittore Crocifisso Dentello.
Rimanendo nell’ambito dell’antisemitismo, alle 13:00 lo psichiatra Corrado De Rosa presenterà il suo libro La teoria del salto (minimum fax), sulle vicende del fotografo ebreo americano Philippe Halsman che da giovane negli anni ’20 venne accusato dell’omicidio del padre e incarcerato, e il fatto venne strumentalizzato dalla propagandistica antisemita dell’epoca. Assieme a De Rosa ne discuterà lo scrittore Andrea Pomella.
Alle ore 14:00, la giornalista di Radio 24 Elisabetta Fiorito porterà il suo libro Eroine della libertà (Il Sole 24 Ore), che narra le vite di nove donne ebree che hanno fatto la storia, da Gracia Mendes a Golda Meir, da Hedy Lamarr a Rita Levi-Montalcini.
Alla stessa ora, lo scrittore americano Shalom Auslander presenterà il suo libro umoristico Feh. Che schifo la vita (Guanda), ispirato alla sua vicenda dell’essere nato e cresciuto nel quartiere ebraico ortodosso di Monsey a New York. Ne parlerà con la scrittrice e traduttrice Elena Loewenthal.
Non mancheranno gli accenni alla guerra in Ucraina: nel suo romanzo Non c’è posto per l’amore, qui (La nave di Teseo), che verrà presentato alle ore 15:15, l’autore ucraino Yaroslav Trofimov racconta la storia dell’Ucraina dagli anni ’30 agli anni ’50 attraverso le vicende di Debora Rosembaum, giovane ebrea ucraina. Assieme a lui, sarà presente anche l’autrice Francesca Melandri, che alla storia ucraina ha dedicato il suo romanzo Piedi freddi (Bompiani).
Contemporaneamente, la giornalista italo-israeliana Fiamma Nirenstein presenterà il suo libro La guerra antisemita contro l’Occidente (Giubilei Regnani), scritto assieme alla giornalista Nicoletta Tiliacos sul ritorno dell’antisemitismo in Occidente dopo il 7 ottobre. Ne parleranno con l’autrice il massmediologo Klaus Davi, il giornalista Pasquale Ferraro e il filosofo Corrado Ocone.
Alle 17:15 verrà il turno della giornalista americana Olivia Campbell, autrice del libro Le ragazze della scienza (Aboca), su quelle scienziate che dovettero fuggire dalla Germania degli anni ’30 a causa delle loro origini ebraiche o dei loro ideali antinazisti. Ne parlerà con la scrittrice Chiara Tagliaferri.
19 maggio
Lunedì mattina, in collaborazione con l’Ufficio storico della Polizia di Stato, alle 10:30 verranno presentati i due volumi di Fecero la scelta giusta, dedicati ai poliziotti italiani che durante la Seconda Guerra Mondiale si opposero al nazifascismo e soccorsero gli ebrei.