Fumetto e memoria: i Giusti parlano ai giovani nell’evento di Gariwo

Eventi

di Jonathan Misrachi

fumetto1Raccontare i giusti tramite il linguaggio del fumetto e celebrare il giorno della memoria nel segno di Jan Karski e Peppino Impastato: sono questi i contenuti scelti da Gariwo, l’Associazione per il Giardino dei Giusti, per trasmettere a centinaia di ragazzi i valori dei Giusti nella storia.

Jan Karski, diplomatico clandestino del governo polacco, tentò invano di denunciare i fatti della Shoah a Roosvelt e Churchill durante la seconda guerra mondiale. Peppino Impastato, analogamente, cercò di raccontare al mondo tutti i crimini che “Cosa nostra” compieva nel suo piccolo paese siciliano, finché non venne assassinato proprio da essi. È sul parallelismo fra queste storie che, il 28 Gennaio, si è svolta la giornata al Teatro Elfo Puccini presentata da Alice Farella. Una cerimonia che ha visto la presenza di più di 500 studenti delle scuole di ogni ordine e grado da Milano, Sondrio, Alessandria e Parma fra le altre.

Dopo i saluti istituzionali della vice-sindaco Balzani e l’introduzione della direttrice di Gariwo Ulianova Radice è stato proiettato un video-fumetto di Lelio Bonaccorso in cui sono state illustrate le azioni di Jan Karski e la sua impresa nel scoprire i crimini della Shoah e cercare di narrarli al resto del mondo. Dopodichè sono stati mostrati degli spezzoni del film “I cento passi” seguito dalle testimonianze di Luisa Impastato e Lorenzo Randazzo, la prima, nipote di Peppino, ha raccontato la storia di sua nonna Felicia, madre di Peppino, una delle prime donne nella storia dell’antimafia, il secondo, Randazzo, interpretò Peppino Impastato da bambino nel film “I cento passi” e ha letto diversi testi su Felicia e Peppino Impastato. Entrambi hanno raccontato anche la storia di “Casa-memoria”, un centro di documentazione e testimonianza nella lotta alla mafia in Sicilia.

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Il fumetto di Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo dedicato a Jan Karski

Anche Lelio Bonaccorso, fumettista e protagonista della giornata, ha avuto l’occasione di trasmettere un forte messaggio ai numerosissimi ragazzi presenti parlando di valori e di sogni attraverso la sua lezione sul fumetto. Dopo l’intervallo sono state premiate sei classi tra elementari, medie e superiori per gli elaborati artistico-letterari (video, dialoghi, disegni) dedicati ai Giusti e presentati nell’ambito del progetto didattico “Adotta un Giusto”. I premi sono stati consegnati da Anna Maria Samueli, Franca Schiavon e Giorgio Mortara, quest’ultimo, consigliere UCEI ha spiegato il significato di essere un Giusto, esprimendo come i giovani debbano avvicinarsi a queste figure di resistenti e combattenti: “L’approccio all’esperienza dei Giusti offre ai giovani modelli di comportamento che li sollecitano a confrontarsi con le scelte etiche dell’agire personale in contesti difficili che richiedono l’assunzione di responsabilità, il coraggio di vincere l’indifferenza, la difesa dei diritti umani. Il Giusto aiuta il perseguitato dopo aver affrontato un profondo dilemma morale e superato il contrasto tra le leggi ingiuste dello stato e il sentimento della propria libertà, dignità e felicità. Secondo Levinas il Giusto è l’uomo che attua una forma di etica elevata in una situazione tale in cui può morire per l’altro ma non uccidere”.

La reazione a tragiche vicende storiche come la Shoah e la mafia possono agire da faro per la difficile situazione storica attuale, è questo il messaggio principale emerso dalla giornata, come ha spiegato la direttrice di Gariwo in apertura, bisogna responsabilizzare le nuove generazioni a cercare e applicare i valori migliori sfruttando figure storiche come Jan Karski e Peppino Impastato, eroi del passato e figure di riferimento per il futuro.