Al via il Festival Cervello&Cinema: protagonisti gli ‘scherzi della mente’

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C’è di nuovo voglia di cinema. Almeno a giudicare dalla prenotazioni per il Festival Cervello&Cinema, che si inaugura stasera, 27 febbraio, all’Anteo (ore 19.30). Tutto esaurito (nonostante i 400 posti della sala Excelsior) e lunghe liste d’attesa per quasi tutti gli incontri. Il festival, quest’anno alla quarta edizione milanese, con il Patrocinio del Comune, ha sempre registrato grande affluenza, per la formula originale che coniuga una divulgazione scientifica ad altissimo livello sulle novità più interessanti della ricerca, con la riscoperta di film di grandissimo successo.

Quest’anno il ciclo di sette incontri è dedicato agli Scherzi della Mente.“ Sono quei sintomi bizzarri” spiega Viviana Kasam, ideatrice e organizzatrice della rassegna “che fino a pochi decenni erano considerati nevrosi, isterismi, fantasie di persone mentalmente labili, manifestazioni psicosomatiche. Oggi si sa che la maggior parte delle malattie hanno base psicosomatica, perché il cervello è parte integrante del corpo, ma ricordo bene quando “psicosomatico” era un termine dispregiativo, sinonimo di “immaginario”.

Le neuroscienze finalmente riconoscono in questi sintomi una condizione patologica che necessita di essere compresa e curata. Come per l’emicrania e la depressione, malattie che privilegiano le donne e che fino a pochi anni fa venivano liquidate come malattie immaginarie, frutto dell’ipersensibilità e dell’emotività femminile; le sindromi ossessive, spesso ridicolizzate, come il lavarsi troppo spesso le mani, controllare decine di volte che porte e finestre siano chiuse o perseguitare partners con cui si è avuta, o a volte solo immaginata, una storia d’amore.

Ci sono le cosiddette esperienze premorte, visioni raccontate a tutte le latitudini e in tutti i tempi da persone che ritornano alla vita dopo essere state in punto di morte. Descrivono di aver visto un tunnel con la luce in fondo, di aver visualizzato sé stessi e le persone intorno come se si fossero trovati a levitare sopra il letto, di aver sperimentato uno stato di assoluta gioia e serenità. Studi molto innovativi stanno dimostrando che queste esperienze hanno una base neurobiologica dovuta al coma, non c’è niente di mistico o di paranormale.

E che dire delle allucinazioni, che oggi sappiamo essere uno dei sintomi della schizofrenia, ma a volte possono vedere e sentire “presenze” anche persone che schizofreniche non sono, come nella sindrome di Charles Bonnet, emersa negli ultimi venti anni, ma che ha trovato una spiegazione scientifica solo due anni fa grazie agli studi condotti dall’équipe dello scienziato Rafi Malach del Weizmann Institute of Science di Rehovot, pubblicati sulla rivista Brain – anche se questi fenomeni erano stati documentati già alla fine del ‘700 dal naturalista ginevrino che ha dato il nome alla malattia. Oggi si sa che queste visioni – che colpiscono persone con disabilità visiva – sono dovute ad una iperattività casuale delle aree corticali della vista. Chissà che i fantasmi non siano proprio un’espressione di questo disturbo…

L’incontro del 2 marzo è dedicato al disagio giovanile, ai giovani che si infliggono ferite, anche serie, che rifiutano i piaceri della vita, hanno comportamenti asociali, spesso peggiorati dalla dipendenza da computer, tablet, telefonini –un tema di grandissima attualità.

Il Festival Cervello&Cinema 

“L’idea di coniugare cinema e cervello nasce presso l’ELSC, il centro di ricerche neuroscientifiche della Hebrew University of Jerusalem” spiega Kasam, che da quindici anni siede nel board dell’Università. “Idan Segev, uno scienziato geniale, appassionato di arte e del rapporto tra l’arte e il cervello, mi invitò una sera presso la Cinematheque di Gerusalemme dove aveva organizzato una proiezione che poi commentò insieme ad alcuni colleghi. Ne rimasi affascinata”.

Nacque così Cervello&Cinema, che dopo le prime tre edizioni si dovete fermare per il Covid. “Ero convinta che dopo il lungo periodo in cui i film ci siamo abituati a vederli a casa il pubblico sarebbe stato più scarso” dice Kasam. “E invece è proprio il contrario, quest’anno abbiamo avuto ancora più richieste che in passato”.

Il programma completo è sul sito brainforum.it, dove si può anche cercare di prenotarsi –per alcuni spettacoli ci sono ancora posti.

I film, scelti con la consulenza del critico cinematografico Roberto Escobar e della direzione dell’Anteo, sono sette film cult, tutti pluripremiati, scelti in  collaborazione con l’Anteo e il critico cinematografico Roberto Escobar: Blue Jasmine di Woody Allen, Brivido nella notte, l’esordio alla regia  di Clint Eastwood, e sempre di Eastwood Hereafter sulle visioni premorte, Vanilla Sky di Cameron Crowe con Penelope Cruz, il meraviglioso ma poco noto The freedom writers, storia vera di una coraggiosa insegnante in una classe di ragazzi violenti, The Danish Girl, straordinaria introspezione di uno dei primi  passaggi di genere, e Take Shelter di Jeff Nichols sulle allucinazioni, vincitore del Premio della Critica a Cannes nel 2011. Saranno commentati da nove brillanti neuroscienziati e psicologi -il maschile include anche le numerose presenze di neuroscienziate, tra cui Liliana Dell’Osso, Maria Teresa Ferretti, Michela Matteoli, Paola Morosini, che si alterneranno a Paolo Brambilla, Marcello Massimini, Claudio Mencacci, Martin Monti, Alessandro Padovani.

La manifestazione, realizzata grazie al contributo incondizionato di LundbeckItalia, ha il patrocinio della Fondazione DANA ed è inserita tra gli eventi che fanno parte del calendario internazionale per la Brain Awareness Week.

 

Anteo Palazzo del Cinema, Piazza XXV Aprile 8, Sala Excelsior.
Da lunedì 27 febbraio a domenica 5 marzo
Programma su www.brainforum.it