Nel mosaico di Los Angeles gli ebrei sono un tassello immancabile

Arte


Per chi nei prossimi mesi dovesse trovarsi dalla parti di Los Angeles, non potrà perdersi la mostra che il Centro Nazionale Autry di Griffith Park dedica agli ebrei di LA.
“Jews in the Los Angeles Mosaic” questo il titolo dell’esposizione, ricompone il mosaico cittadini con le tessere delle figure che hanno contribuito a rendere questa città così particolare, a tratti unica, nel panorama americano.
150 storie, documenti e poi oggetti, fotografie di famiglia e della comunità, tutto per raccontare come gli ebrei di Los Angeles, nell’ultimo secolo e mezzo abbiano contribuito a plasmare la fisionomia, la cultura e anche la politica della città attraverso la loro diversità e il loro dinamismo.
La mostra è originale anche perchè ripercorre la storia della presenza ebraica quartiere per quartiere, da quello dei grandi studios cinematografici a quello delle aree suburbane di Boyle Heights e Fairfax. Fra le storie di personaggi divenuti celebri, ci sono quelle di Billy Wilder, Max Factor, Frank Gehry.
Gli ebrei di Los Angeles sono stati protagonisti del Novecento americano (e non solo americano), inventando la mitica Barbie (grazie a Ruth Andler e al marito Elliot Stein), ma anche unendosi al  resto della popolazione di LA nell’elezione del primo sindaco afro-americano della città.
“Jews in the LA Mosaic” evidenzia insomma come, nella storia di questa città gli ebrei siano stato una componente essenziale, tasselli immancabili nella ricostruzione del “mosaico” cittadino.

Il catalogo della mostra, curato da Karen Wilson e pubblicato dalla S. Mark Taper Foundation Book in Jewish Studies, illustra, nei cinque saggi che lo compongono, la reciproca influenza di ambienti e persone. Si esaminano l’impegno ebraico per la popolazione di frontiera, la “yiddish Kultur” e l’attivismo sindacale, il tema dell’identità etnica e i film di Hollywood, le donne ebree e la politica locale. Accompagnato da un ricco apparato iconografico, il catalogo ripercorre il lungo rapporto fra la città e gli ebrei mettendo in evidenza l’importante apporto degli ebrei losangelini alla formazione del mito stesso di Los Angeles.

Los Angeles ospita oggi una delle comunità ebraiche più grandi del mondo, seconda solo a Tel Aviv, New York e Gerusalemme.

La mostra, inaugurata lo scorso 10 maggio, rimarrà aperta fino al 5 gennaio 2014.