L’impegno della Fondazione

Scuola

In questa giornata dedicata alla cultura, mi piace ricordare la definizione che ne dava un professore quando andavo al liceo. Diceva: “la cultura è ciò che resta del proprio sapere quando si è dimenticato tutto”. Credo che poche espressioni possano essere più adatte a dare l’idea di quale valore abbiano, nella cultura di un popolo, i suoi beni culturali. La Fondazione che rappresento, appunto la Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia – Onlus è stata costituita nel 1986 dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), proprio con lo scopo di curare la valorizzazione e la promozione in Italia e all’estero, del patrimonio culturale ebraico. Si tratta della testimonianza di una presenza ininterrotta che dura da oltre duemila anni, esempio al tempo stesso di integrazione e di valorizzazione delle diversità, una presenza che ha sempre generato valore aggiunto nella vita e nella cultura del Paese.

E’ in questo terreno che si muove la Fondazione che rappresento, con l’ impegno per mettere a disposizione le esperienze maturate nella ventennale attività per esercitare, in sinergia con l’Unione, un ruolo di motore propulsivo nella valorizzazione e nella promozione del patrimonio culturale, anche da parte dei soggetti che ne hanno titolarità o possesso.

Il contesto legislativo che, soprattutto negli ultimi anni, ha posto l’accento sulla promozione del bene culturale, oltre che sulla sua preservazione, suggerisce nuovi obiettivi alle Istituzioni come la nostra, e le indirizza ad un’attività assai più dinamica rispetto a quella del passato. Il tutto in un’ottica che orienta la valorizzazione dei beni culturali, puntando sulla capacità degli stessi di generare non solo valore intellettuale attraverso la conoscenza, ma anche valore economico attraverso il turismo. Sempre più spesso il bene culturale diventa, per l’individuo e per il gruppo, lo strumento attraverso il quale consolidare la propria identità ed il proprio senso di appartenenza ad una comunità omogenea che, nei propri monumenti e nel proprio paesaggio, ritrova il significato di ciò che è stata e di ciò che ancora oggi è. Si sta insomma sviluppando una nuova domanda da parte di un pubblico che dedica una percentuale sempre maggiore del proprio tempo libero alla fruizione culturale, una domanda che rimane talvolta insoddisfatta perché le corrisponde un’offerta culturale ancora carente.

Va detto peraltro che le agevolazioni fiscali di cui possono beneficiare le varie forme di mecenatismo culturale, ampiamente estese dalle normative degli ultimi anni, hanno determinato un rinnovato interesse particolarmente da parte delle imprese nei confronti delle istituzioni che, come la nostra, si dedicano alla tutela ed alla valorizzazione dei beni culturali; e ciò apre nuove prospettive sulle quali confidiamo. Facendo leva su queste opportunità, la nostra Fondazione si propone oggi come punto di riferimento per le Comunità ebraiche italiane, e soprattutto per le piccole Comunità, pronta a fornire ogni possibile supporto, anche nel rafforzare la loro voce nel dialogo con le istituzioni locali e nella raccolta fondi da donatori di ogni ipotizzabile natura.

Il tema “Sentieri e parole”, scelto in sede europea per la Giornata della Cultura ebraica 2007 ed il cui senso è stato illustrato da chi mi ha preceduto, sembra studiato apposta per evidenziare i concetti che vi ho appena esposto.

Un esempio di come possa funzionare il supporto della Fondazione alle piccole Comunità è costituito da Vercelli, una entità ebraica un tempo prestigiosa ed ora ridotta a poche decine di persone. Con l’affiancamento della Fondazione, la piccola Comunità locale ha avviato un progetto di restauro per la Sinagoga di Biella, sta conducendo con successo un piano pluriennale di recupero dell’imponente edificio Sinagogale di Vercelli ed ha recentemente portato a termine il risanamento e risistemazione del suo antico cimitero. In questo caso i sentieri ci hanno portato qualche settimana fa ad inaugurare il risultato dei lavori conclusi, le parole sono quelle delle epigrafi che sono state poste in luce e che ora verranno decifrate, trascritte e catalogate. Per questo nuovo lavoro la Fondazione ha dato luogo ad una collaborazione fra la Comunità e l’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo (AISG), diretta dal Prof. Mauro Perani, che sta sviluppando un progetto in tal senso a livello nazionale anche con finanziamenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Le lapidi del cimitero di Vercelli costituiranno uno dei primi moduli di tale progetto.

Fra i sentieri lungo i quali si ritrovano le parole, noi della Fondazione abbiamo scelto anche quest’anno la catacombe ebraiche di Villa Torlonia e, per la Giornata della Cultura, in accordo con la Soprintendenza Archeologica di Roma, abbiamo organizzato un programma di visite guidate. Si tratta di un monumento normalmente non visitabile, anche a causa della necessità di eseguirvi importanti interventi conservativi, per i quali solo recentemente è stato possibile ottenere i finanziamenti ed individuare le compatibilità tecniche e rituali per la loro esecuzione. I lavori dovrebbero iniziare quanto prima con una durata prevista di diversi mesi e, alla loro conclusione, il monumento dovrebbe risultare fruibile per la collettività; noi lo proponiamo adesso in anteprima. Ma per quando saranno finiti i lavori stiamo progettando, in accordo con la Fondazione IBM, un supporto multimediale del tutto particolare che consentirà, sia una più agevole illustrazione ai visitatori, sia, soprattutto, la diffusione della conoscenza e la promozione anche all’estero del sito archeologico.

Vorrei concludere facendo cenno ad alcune delle iniziative nelle quali la Fondazione è ora impegnata.

Nel prossimo futuro altri sentieri porteranno la nostra Fondazione alle Comunità che posseggono un patrimonio di tessuti antichi; stiamo infatti organizzando un piano organico poliennale di restauro per i materiali esistenti, che sono soprattutto a destinazione cultuale, che, rimessi in condizione di essere esposti e studiati, oltre che mostrarsi in tutta la loro bellezza, daranno testimonianza delle presenze e dei riti nel tempo e nello spazio.

E chiudo anticipandovi un progetto culturale che la Fondazione sta sviluppando direttamente. Riguarda due Senatori, entrambi esponenti del mondo della cultura, entrambi antifascisti e per questo perseguitati dal regime: Vito Volterra, il matematico, e Carlo Levi, lo scrittore e pittore. L’iniziativa, che dovrebbe essere incentrata su un evento di ampio respiro comprendente anche una giornata di studi ed una mostra da tenersi nei primi mesi del 2008, ha già ricevuto interesse da parte della Presidenza del Senato della Repubblica.

Bruno Orvieto

“Sentieri & Parole”
Presentazione alla stampa dell’Ottava edizione
della Giornata Europea della Cultura Ebraica

Mercoledì 25 luglio alle ore 16 presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (via del Collegio Romano, 27) si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’Ottava edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica che si svolgerà domenica 2 settembre, contemporaneamente in 30 Paesi europei e 55 località italiane.


Alla conferenza stampa è intervenuto Francesco Rutelli, Ministro per i Beni e le Attività Culturali.
Il significato e il programma della manifestazione sono stati illustrati da Renzo Gattegna, Presidente dell’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane). Yoram Ortona, Consigliere delegato UCEI per la Giornata Europea della Cultura, Andrea Mariani, Presidente della Comunità Ebraica di Trieste, città capofila per l’Italia, e Bruno Orvieto, Presidente della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia.

“Sentieri & Parole” è il titolo dell’Ottava edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica. La riscoperta dei luoghi e dei percorsi della cultura ebraica unirà idealmente tutte le iniziative in programma il 2 settembre.

In Italia, la Giornata Europea della Cultura Ebraica è promossa dall’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Ministero della Pubblica Istruzione.

La scorse edizioni della Giornata Europea della Cultura Ebraica sono state accolte con crescente interesse. Nel 2006 l’iniziativa ha visto in Italia oltre quarantamila visitatori, il 30% circa delle presenze in tutta Europa.