La Comunità ebraica propone di intitolare a Marco Pannella i giardini di piazza Aquileia

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Marco Pannella con Rita Levi Momntalcini

La Comunità ebraica milanese piange la scomparsa di un amico tanto antico quanto sincero.

Da sempre vicino al mondo ebraico, ha saputo in anni bui starci vicino come pochi. Dalle lotte per permettere agli ebrei russi di uscire dalla prigione sovietica negli anni ’80, a quelle per farli uscire dalla Siria nei primi anni ’90. Dalla difesa di Israele in quanto unica democrazia in Medio Oriente, alla proposta di farlo entrare nell’Unione Europea. Aveva chiarito a tutti che prima di criticare un Paese, bisognava distinguere tra democrazie e dittature. Non gli erano mai piaciuti né Arafat né Khomeini, che pure avevano ipnotizzato tanta parte dell’opinione pubblica.

Instancabile guerriero della nonviolenza, non possiamo che rendergli onore e il più sentito ringraziamento per una vita spesa per i diritti di tutte le minoranze, detenuti compresi.

Per questo proponiamo ai candidati sindaco di Milano di intestargli i giardini di piazza Aquileia, vicino al carcere di San Vittore. Per fare in modo che il suo nome resti accanto ai detenuti per cui ha sempre avuto tanta attenzione, per non dire amore.

Che la terra ti sia lieve, Marco.