di Daniele Cohenca
Come ogni anno il capodanno degli alberi si celebra il 15 di Shevat, che quest’anno cade il 25 gennaio.
Parole di Torah
Il 10 di Tevet – Breve excursus storico
a cura di Daniele Cohenca
L’inizio dell’assedio del 10 Tevet è visto come il primo anello della catena di accadimenti che portarono alla distruzione del Tempio ed al conseguente esilio, ma anche come un avvenimento dal quale il Popolo ebraico non si riprenderà; il secondo Tempio, ricostruito circa un secolo dopo, non conoscerà né la Santità né la Gloria del primo.
C’è qualcosa di molto speciale nella festa di Chanukkà
di Daniele Cohenca
Quello che invece è rimasto ed è ciò che Chanukkà celebra più di tutto, è che noi non permettiamo a nessuno di dettare il nostro rapporto con la Divinità e siamo disposti a rinunciare a tutto per questa causa, anche alla nostra vita fisica.
Sukkot e Hoshanà Rabbà: c’è sempre una porta aperta per chi decide di rientrare
di Rav Jakov Di Segni
Dai più osservanti agli ebrei più lontani. A Sukkot, nel Lulav, le quattro specie vegetali rappresentano simbolicamente le varie tipologie di ebreo presenti nel popolo di Israele. Uniti nella diversità. Ed è proprio nella dialettica tra individuo e collettività, tra singolo e gruppo che risiede il senso profondo delle feste ebraiche.
Verso il 9 di Av. L’educazione ebraica è la chiave di accesso a un futuro migliore
di Daniele Cohenca
Il futuro è nelle nostre mani e se lo sapremo gestire al meglio, il 9 di Av si trasformerà presto in gioia e felicità.
Devar Torà / I cattivi pensieri
di Ufficio Rabbinico di Milano
Nel 17 di Tamuz avvennero 5 cose: vennero spezzate le Tavole della Legge, cessò il sacrificio quotidiano nel Primo Santuario, fu fatta una breccia nelle mura di Yerushalaìm nel periodo del Secondo Santuario, il malvagio Apostemos bruciò la Torà e pose un’immagine nel Santuario.
Il Sèder di Pesach: un’esperienza tra passato, presente e futuro
di Daniele Cohenca
Essere seduti al Sèder con le nostre famiglie ed i nostri amici rappresenta il presente di cui dobbiamo essere grati al Signore. Raccontare l’uscita dall’Egitto è il passato. Poi tocca al futuro: impegnarci per il domani, per poter sognare un futuro di pace, gioia, Torà e Mitzwòt.
Purim, un insegnamento a non abbandonare D-o
di Ufficio Rabbinico
Quando gli ebrei abbandonano D-o, questi si “nasconde” esattamente come avviene nella vicenda di Estèr e di conseguenza il mondo e la vita degli ebrei stessi vengono gestiti dal caso, lasciando tutto nel caos.
Simchàt Torà, spazio alla gioia!
di Daniele Cohenca
Simchàt Torà è un giorno dedicato alla festa della Torà: nella Diaspora infatti è il giorno in cui si conclude il ciclo annuale della lettura della Torà e si inizia quello nuovo (In Israele ciò avviene a Sheminì ‘Azzèret).
Il 9 di Av: solo “un ricordo”?
a cura di Daniele Cohenca
L’amore illimitato per il nostro prossimo deve sostituire l’intolleranza e l’odio che hanno causato il nostro attuale esilio. Se facciamo la nostra parte nell’impegnarci in questo obiettivo possiamo essere sicuri che il Signore farà la Sua, ci redimerà e trasformerà il triste giorno del 9 di Av in un giorno di festa.
Shavuot, festa del futuro
di Daniele Cohenca
Il dono della Torà, l’evento relativo alla festa di Shavuòt, secondo la Torà non capita il 6 di Sivan, ma capita sette settimane dopo Pesach. Shavuòt è solo la continuazione di ciò che era cominciato a Pesah. Shavuot cade entra quest’anno domenica 16 maggio.
Il conteggio dell’Omer è un periodo di profonda crescita e miglioramento spirituali
A cura dell’Ufficio Rabbinico
Quando il popolo ebraico era in Egitto quasi 3.400 anni fa, aveva assimilato molte delle usanze immorali del popolo egiziano. Subito prima del punto di “non ritorno” i figli d’Israele furono miracolosamente salvati, attraversarono una rinascita spirituale e ascesero rapidamente allo stato collettivo più sacro che avessero mai raggiunto.