Vita Ebraica

Parashat Vayetzé. Giacobbe, eterno paradigma della capacità umana di sopravvivere all’odio degli altri

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Se Labano è l’eterno paradigma dell’odio verso le minoranze di successo, Giacobbe è l’eterno paradigma della capacità umana di sopravvivere all’odio degli altri. In questo strano modo Giacobbe diventa la voce della speranza nella conversazione dell’umanità, la prova vivente che l’odio non vince mai la vittoria finale, ma la libertà.

Kafka a Pisa, al Festival Nessiah il 15 dicembre

Appuntamenti
di Redazione
A proposito di  Kafka, a 100 anni dalla morte;  il giornalista e conduttore Roberto Zadik ne parlerà il prossimo 15 dicembre a Pisa al Festival Nessiah durante l’incontro  Kafka, non solo gigante letterario ma profeta laico dei tormenti del Novecento, dalle dittature comuniste al nazismo.
Parashà Toledot, Isacco benedice Giacobbe

Parashat Toledot. È meglio dire la verità che praticare anche il più nobile degli inganni

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Rebecca agisce sempre con le più alte motivazioni. Si trattiene dal disturbare Isacco per rispetto della sua intimità e della sua privacy. Non vuole disilluderlo riguardo a Esaù, il figlio che ama. Non voleva allertarlo con il suo oracolo, che suggeriva che i due ragazzi sarebbero stati coinvolti in una lotta che sarebbe durata tutta la vita. Ma l’alternativa – l’inganno – fu peggiore.

Ritorna in Comunità il torneo di calcio Ghetton’s League, dopo anni di interruzione

Feste/Eventi

di Nathan Greppi
L’obiettivo, spiega Samuel Mouhadab, uno dei giovani che hanno deciso di fare ripartire il torneo, è di “avere un attività che possa unire i giovani e coinvolgerli all’interno della comunità”, anche se le fasce d’età che compongono le varie squadre sono eterogenee: l’età media va all’incirca dai 20 ai 30 anni, ma c’è anche una squadra con giocatori adolescenti che frequentano la seconda liceo, e un’altra con adulti sopra i 40 anni.

Gruppo di lettura – Figlie di Gerusalemme

Appuntamenti

di Associazione Italia-Israele di Milano
La letteratura israeliana:  conoscere, capire, leggere insieme. L’Associazione Italia-Israele di Milano ripropone gli incontri dedicati alla lettura e all’approfondimento delle voci emergenti della poesia e della narrativa israeliana. Giovedì 21 Novembre 2024, ore 18, in streaming leggeremo assieme a Sara Ferrari  “Figlie di Gerusalemme” di Shifra Horn (Fazi Editore)

Lech Lechà ((Foto: Jozsef Molnar, Il viaggio di Abramo da Ur a Canaaan)

Parashat Lech Lechà. Gli ebrei sono chiamati a essere esempio di cosa sia vivere secondo la volontà di D-o

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Essere ebreo significa essere uno degli ambasciatori di Dio nel mondo, per essere una benedizione per il mondo, e questo significa necessariamente impegnarsi con il mondo, agire in modo tale da ispirare gli altri come Abramo e Giuseppe ispirarono i loro contemporanei. Questa è la sfida a cui Abramo è stato chiamato all’inizio della parashà di questa settimana. E rimane la nostra sfida di oggi.

Ricette ebraiche. Mafrum: dal Marocco cuori di carciofi ripieni di carne

Cucina e Kasherut

di Hanna Guetta
Le mafrum sono una preparazione tipica della cucina ebraica del Nord Africa (dal Marocco all’Egitto, passando per la Libia), elaborata e di grande sapore. Si tratta di verdure ripiene di carne, che hanno la particolarità di una cottura mista: infatti, dopo essere state farcite, vengono prima fritte e poi stufate nel sugo.

Parashat Noach. Individuo e collettività devono avere lo stesso onore

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il Diluvio e la Torre di Babele, pur essendo opposti, sono collegati e l’intera parashà di Noach è un brillante studio della condizione umana. Ci sono culture individualiste e culture collettiviste, ed entrambe falliscono, le prime perché portano all’anarchia e alla violenza, le seconde perché portano all’oppressione e alla tirannia.

“Rashì di tutti”. Una nuova iniziativa di Morashà

Ebraismo

di David Piazza – Direttore di Morashà
L’idea è quella di invitare al commento della parashà autori ebrei italiani che di solito non scrivono intorno a tematiche esegetiche. Il titolo di questa nuova serie è “Rashì di tutti” perché per rendere l’impresa ancora più intrigante è stato chiesto loro di fare partire il loro testo da un commento di Rabbì Shelomò Yitzchaki (Rashì).