di Ilaria Myr
A Rosh ha Shanà, la Challà, il pane delle feste, deve essere tonda, a rappresentare la ciclicità della vita e gli anni che si susseguono, e deve soprattutto contenere il miele, ingrediente protagonista di questa festa.
Vita Ebraica
Rosh HaShanà 5786: il messaggio del presidente Walker Meghnagi
Walker Meghnagi, Presidente della Comunità Ebraica di Milano
Come ogni anno, mentre ci avviciniamo a Rosh HaShanà, il nostro pensiero corre con forza ai suoi significati più profondi: il rinnovamento, la speranza, la riflessione e la determinazione di costruire un futuro migliore per noi come individui, per noi come Kehilà che siamo parte inscindibile di quel bellissimo e ricchissimo mosaico che è Am Israel.
Parashat Nitzavim. Il futuro dell’Alleanza dipende da noi
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Siamo parte di una storia che è iniziata molto prima della nostra nascita e che continuerà molto dopo che non ci saremo più, e la domanda che tutti noi dobbiamo porci è: continueremo questa storia? Le speranze di cento generazioni dei nostri antenati riposano sulla nostra volontà di farlo Ognuno di noi è un attore chiave in questa storia. Possiamo viverla. Possiamo abbandonarla. Ma è una scelta che non possiamo evitare e che ha conseguenze immense.
Ricette ebraiche: cipolle ripiene per Rosh HaShanà
di Lolita Hajibay
Le cipolle ripiene sono un piatto che le famiglie ebraiche libanesi mangiano a Rosh HaShanà: il succo di melograno le rende infatti dolci, come devono essere tutte le pietanze in questa importante ricorrenza, dando loro un sapore unico.
Parashat Ki Tavò. Solo l’ascolto e la comprensione delle leggi di D-o portano all’obbedienza
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Dio non è un tiranno, ma un insegnante. Egli cerca non solo la nostra obbedienza, ma anche la nostra comprensione. Tutte le nazioni hanno leggi, e le leggi vanno rispettate. Ma poche nazioni, se non Israele, fanno della comprensione del perché la legge sia come è, il compito più alto. Questo è ciò che la Torà intende con la parola shema.
Evento “Limmud Italia Days Firenze 2025” – 7-8 dicembre
Limmud Italia Days Firenze 2025
7-8 dicembre 2025 – L’atteso evento “Limmud Italia Days Firenze 2025” avrà luogo anche quest’anno nella splendida città di Firenze. Questa sarà la decima edizione di un’opportunità unica per immergersi nella cultura e nell’identità ebraica.
Parashat Ki Tetzé. Ci può essere vera libertà solo senza odio
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Odio e libertà non possono coesistere. Un popolo libero non odia i suoi ex nemici; se lo fa, non è ancora pronto alla libertà. Per creare una società non persecutoria da persone che sono state perseguitate, bisogna spezzare le catene del passato; togliere alla memoria il suo pungolo; sublimare il dolore in energia costruttiva e nella determinazione di edificare un futuro diverso.
Voci da Israele: “Ogni ostaggio è una persona con una vita ancora da vivere”
di Associazione Italia Israele di Milano
Martedí 9 settembre – ore 20:15 (ore 21:15 Israele) VOCI DA ISRAELE, OGGI. “Ogni ostaggio è una persona con una vita ancora da vivere, un concetto che non andrebbe mai dimenticato” Tom Shoval, Regista. con Michael Ascoli e Jonathan Sierra
Ayelet Gundar-Goshen incontra i lettori italiani: giovedì 4 settembre su Zoom
di Malka Letwin
L’incontro con Ayelet Gundar-Goshen si tiene giovedì 4 settembre 2025 su zoom alle ore 19:00. Per ricevere il link di zoom e partecipare bisogna mandare una mail entro martedì 2 settembre all’indirizzo nodedim.italia@gmail.com.
Parashat Shofetim: il Re non è al di sopra della Legge e deve essere benevolo e misericordioso con tutti
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
C’è un dettaglio affascinante nel passo riguardante il re nella Parashà di questa settimana. Il testo dice: “Quando si insedierà sul trono del suo regno, scriverà per sé una copia di questa Torà in un libro, davanti ai sacerdoti leviti. Essa starà con lui, ed egli la leggerà tutti i giorni della sua vita”
Chabad in Polonia ospita nuovamente gli ebrei ucraini per un ritiro estivo
di Francesco Paolo La Bionda
Per la terza estate consecutiva, Chabad in Polonia ha accolto gli ebrei ucraini, offrendo un ritiro estivo di due settimane progettato per fornire sollievo, guarigione e speranza alle famiglie in fuga dal conflitto. Dal 2022, il movimento ha fornito alloggi di emergenza, pasti kasher, assistenza medica, supporto legale, istruzione, assistenza all’infanzia
Parashat Rèe. D-o ci ha dato la libertà: usiamola per creare una società responsabile e giusta
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Se Dio è il nostro unico sovrano, allora ogni potere umano è delegato, limitato, soggetto a vincoli morali. Gli ebrei furono i primi a credere che un’intera nazione potesse governarsi in libertà e dignità eguale. Questo non ha a che fare con le forme politiche (monarchia, oligarchia, democrazia – gli ebrei le hanno provate tutte), ma con la responsabilità morale collettiva.













