Vita Ebraica

una parashà

Shabbat Sukkot. La fede è il coraggio di vivere nell’incertezza

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Rashbam (nipote di Rashi) dice che la succà era lì per ricordare agli Israeliti il ​​loro passato in modo che nel momento stesso in cui provavano la più grande soddisfazione di vivere in Israele – al momento della raccolta dei prodotti della terra – avrebbero avuto la possibilità di ricordare le loro umili origini.

Zucchine ripiene alla libanese per le feste

Cucina e Kasherut

di Lolita Mouhadab

Questa è una tipica ricetta di casa mia per le feste: in Libano la faceva mia nonna e poi mia mamma, e ora la cucino io. Si tratta di un piatto pregiato, che deve essere preparato con cura e attenzione.

In perenne bilico fra la vita e la morte

Personaggi e Storie

di Luciano Assin, guida turistica e autore del blog L’altra Israele
“Who by fire” è una bellissima canzone di Leonard Cohen che ripropone in chiave personale il testo di Unateneh Tokef, il canto liturgico (piyut) che si intona a Kippur. Cohen ha più volte affermato che il testo della sua canzone è stato influenzato dal canto liturgico.

una parashà

Parashat Haazinu. La fede, come la musica, è un linguaggio senza tempo

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La fede è più simile alla musica che alla scienza. E come la musica collega nota a nota, così la fede collega episodio a episodio, vita a vita, epoca ad epoca in una melodia senza tempo che irrompe nel tempo. Dio è il compositore e il librettista. Ognuno di noi è chiamato ad essere voce nel coro, cantore del canto di Dio. La fede è la capacità di sentire la musica sotto il rumore.

Challà tonda di Rosh Hashanà

Cucina e Kasherut

di Ilaria Myr
A Rosh ha Shanà, la Challà, il pane delle feste, deve essere tonda, a rappresentare la ciclicità della vita e gli anni che si susseguono, e deve soprattutto contenere il miele, ingrediente protagonista di questa festa.