Una bella festa nella Sukkà di Naar Israel al Castello Sforzesco

Feste/Eventi
di R.I.
Anche quest’anno per il 26esimo anno Naar Israel ha approntato una grande e ancora abbellita Sukkah nel Castello Sforzesco.
Molte centinaia di turisti da tutto il mondo,  hanno messo piede nella Sukkah,  ben sorpresi di ritrovare un pezzo di cuore che ricorda  loro casa mentre sono fuori casa, ma accolti con grande sorrisi nella sukkah nel Castello Sforzesco.

Una nuova biblioteca a Lev Chadash

Feste/Eventi

di Elena Lea Bartolini
Più di mille cinquecento i volumi donati dalla famiglia Locatelli, fra i quali i trattati del Talmud con traduzione italiana a fronte editi recentemente da Giuntina, commenti rabbinici alla Torah e ad altri testi biblici, saggi di storia e pensiero ebraico, narrativa sia ebraica che israeliana, testi di archeologia biblica e molto altro ancora.

 

Teshuvà: ogni caduta può trasformarsi in una rinascita

Feste/Eventi

di Rav Alfonso Arbib, Rabbino capo di Milano
Com’è noto al centro del periodo di Rosh Hashanà e Kippùr c’è la teshuvà. Il concetto di teshuvà è un elemento fondamentale straordinariamente importante della tradizione ebraica. I Chakhamim dicono che la teshuvà è stata creata prima della creazione del mondo. Qual è l’idea fondamentale? Che niente è perduto e che tutto è rimediabile, non ci sono condanne eterne.

La teshuvà a Rosha Hashanà. Disegno di Emanuele Luzzati

Rosh HaShanà 5786: il messaggio del presidente Walker Meghnagi

Feste/Eventi

Walker Meghnagi, Presidente della Comunità Ebraica di Milano
Come ogni anno, mentre ci avviciniamo a Rosh HaShanà, il nostro pensiero corre con forza ai suoi significati più profondi: il rinnovamento, la speranza, la riflessione e la determinazione di costruire un futuro migliore per noi come individui, per noi come Kehilà che siamo parte inscindibile di quel bellissimo e ricchissimo mosaico che è Am Israel.

Uno Yom haAtzmaut pieno di speranza, nonostante le incertezze

Feste/Eventi

di Nathan Greppi
Questo, in sintesi, era lo stato d’animo che ha permeato le celebrazioni di Yom HaAtzmaut, con le quali quest’anno si festeggiano i 77 anni dalla nascita dello Stato d’Israele, tenutesi la sera di mercoledì 30 aprile presso la Scuola Ebraica di Milano. Un evento per grandi e piccini, con discorsi ufficiali, ma anche attività per i bambini e musica e teatro per i più grandi.

I movimenti giovanili e l’ADEI-Wizo di Milano celebrano la memoria dei caduti di Israele

Feste/Eventi

di Ilaria Myr
È stata una cerimonia commovente e partecipata quella organizzata martedì 29 aprile dall’ADEI-Wizo sezione di Milano in collaborazione con l’Assessorato ai Giovani, l’Agenzia ebraica e i ragazzi dei movimenti giovanili Bené Akiva e Hashomer Hatzair. Molte le testimonianze in onore di una delle vittime. Su tutto l’ombra scura del 7 ottobre e della guerra a Gaza.

Yom haShoah 2025: la comunità ebraica raccolta in memoria delle vittime

Feste/Eventi

di Ilaria Myr
Una cerimonia molto partecipata quella svoltasi nell’Aula Magna A. Benatoff nella scuola ebraica, in occasione dell’80° anniversario dalla fine della seconda guerra mondiale e della Shoah. Dopo la consueta accensione dei sei lumi in ricordo delle vittime, un monologo teatrale interpretato da Danielle Sasson.

Ritorna in Comunità il torneo di calcio Ghetton’s League, dopo anni di interruzione

Feste/Eventi

di Nathan Greppi
L’obiettivo, spiega Samuel Mouhadab, uno dei giovani che hanno deciso di fare ripartire il torneo, è di “avere un attività che possa unire i giovani e coinvolgerli all’interno della comunità”, anche se le fasce d’età che compongono le varie squadre sono eterogenee: l’età media va all’incirca dai 20 ai 30 anni, ma c’è anche una squadra con giocatori adolescenti che frequentano la seconda liceo, e un’altra con adulti sopra i 40 anni.

A un anno dal 7 ottobre, due testimoni raccontano l’orrore

Feste/Eventi

di Nathan Greppi
A un anno dai massacri e i rapimenti del 7 ottobre, mentre il mondo circostante sembra aver dimenticato in fretta, per il mondo ebraico invece le cicatrici sono ancora fresche. Ma è stando uniti e confrontandosi a vicenda che si può alleviare il dolore.