Un importante convegno organizzato a Roma dal Centro Bibliografico dell’Ucei
Cultura e Società
Storia e ricordi, vita e destino
Novità: saggi e romanzi sulla Shoah. Per il Giorno della Memoria, Mosaico segnala ai suoi lettori alcuni libri: Gli anni dello sterminio di Saul Friedländer; Il dono di Sala di Ann Kirschner; Il violino di Auschwitz di Maria Ángels Anglada; Le mie ultime parole. Lettere dalla Shoah curato da Zwi Bacharach. “Ripercorrere le spaventose tappe (e le motivazioni profonde) dellOlocausto non basta mai. Saul Friedländer dà oggi un contributo fondamentale con il suo saggio Gli anni dello sterminio. Nelle quasi mille pagine del libro racconta gli eventi e i protagonisti che dal 1939 al 1945 hanno segnato gli ebrei dEuropa”…
Dedicato a Arpad Weisz
torneo giovanile memorial di calcio a 5 dedicato a Arpad Weisz
Promised Land
Le opere di Yael Bartana e Pavel Wolberg al museo olandese Gemak Den Haag. Fino al 22 marzo 2009, il Museo Gemak Den Haag ospita la mostra Promised Land, dove il fotografo Pavel Wolberg, nato a San Pietroburgo nel 1966, e la video artista Yael Bartana, nata ad Afula nel 1970, osservano la complessa società israeliana con uno sguardo acuto, un forte senso della bellezza e un evidente meraviglia
L’incontro mancato. Intervista a Rav Richetti
rabbino capo della Comunità di Venezia, ha espresso sulla rivista Popoli le sue considerazioni sul dialogo tra ebraismo e Chiesa cattolica per spiegare il motivo per cui l’Assemblea rabbinica italiana aveva deciso di disertare la Giornata dell’ebraismo del 17 gennaio.
“È la logica conseguenza
Gli occhi di allora
sono gli occhi di una bambina ebrea, Mirjam, che in seguito alle leggi razziali del 1938 è costretta a lasciare la casa di Padova e a rifugiarsi con la famiglia ad Assisi, ove grazie all’aiuto del Vescovo, di alcuni sacerdoti e di altri, si sottrae sotto falsi nomi alla furia antisemita. Una narrazione che mostra un lato poco noto degli eventi tragici di quegli anni: a volte la salvezza venne agli ebrei da uomini e donne che, contro l’ideologia imperante, seppero ascoltare l’umano che era in loro, ritrovandolo negli ebrei in fuga.
Mondino and friends
Prosegue fino al 21 febbraio la mostra “Mondino and friends”, allestita da Poleschi Arte di Milano in collaborazione con l’archivio Aldo Mondino e curata da Vittoria Coen, una selezione di opere realizzate da Aldo Mondino e dai suoi tre assistenti, Roberto Coda Zabetta, Federico Guida e Davide Nido, divenuti oggi artisti noti a livello internazionale.
Con questo evento, la Galleria Poleschi ha voluto rendere omaggio ad uno dei maggiori protagonisti della ricerca artistica negli ultimi quarant’anni, ricordando il periodo di collaborazione con l’artista torinese, iniziato negli anni Novanta fino alla sua morte, avvenuta nel 2005.
Common Place
L’artista israeliano, ritornato a Roma dopo quattro anni trascorsi prima a Houston come artista residente al Museum of Fine Arts, e successivamente a New York, presenta in questa occasione una serie di recenti lavori pittorici in cui il colore viene sottratto dalla tela dove era stato originariamente steso, creando l’effetto di un disvelamento di strati archeologici. Il percorso espositivo si compone di tre unità differenti ma legate tra loro in maniera complementare
Perché Stalin creò Israele
Un libro di Leonid Mlečin. Nella nascita dello Stato di Israele il ruolo di Stalin è stato fondamentale. Lo dimostrano i documenti recentemente scoperti negli archivi sovietici, su cui questo testo si basa. Il voto determinante dellUrss in sede Onu, a favore della nascita di Israele, è Storia. Molto meno noto è che nel 1948 lUnione Sovietica fornì armi allo Stato ebraico, violando lembargo sostenuto da Stati Uniti e Gran Bretagna.
Una risposta a Israel e Guastalla
Abbiamo letto larticolo di Guido Guastalla e di Giorgio Israel, pubblicato il 26 novembre sul Corriere della Sera. In Italia il dialogo ebraico-cristiano ha coinvolto, a più livelli e da diversi anni, numerosi intellettuali sia ebrei sia cristiani, credenti e no, nonché persone di buona volontà.
Il Premio Minerva 2008
a Viktória Mohácsi, per il suo impegno a tutela del popolo Rom perseguitato