a cura del CDEC, che si svolgerà a Milano, allo Spazio Oberdan, dal 17 al 29 aprile, presenta una serie di pellicole assolutamente eccezionali per qualità film
Cultura e Società
Larte dà i numeri
attraverso il percorso artistico di Tobia Ravà. In questi giorni si sta tenendo nel Museo delle Macchine Tessili di Valdagno, presso lITIS V.E. Marzotto, la mostra Tre e quattordici con le opere dellartista veneziano Tobia Ravà.
La mostra, inaugurata il 13 marzo, aperta fino al 25 aprile, è dedicata al pi greco, perché negli USA il 14 marzo è il Pi day, l onomastico di questo numero! Infatti, anteponendo il numero del mese a quello del giorno, come nella grafia anglosassone, si ottiene proprio 3.14, lapprossimazione al centesimo del pi greco.
A noi fu dato in sorte questo tempo
Era un gruppo di giovani amici, intellettuali, studenti torinesi appena laureati, con la comune passione per la montagna. Le leggi razziali li costrinsero a riconoscersi come ebrei o amici di ebrei. Si chiamavano: Primo Levi, Luciana Nissim, Emanuele Artom, Franco Momigliano, Vanda Maestro, Silvio Ortona, Ada Della Torre, Giorgio Segre, Alberto Salmoni, Bianca Guidetti Serra, Franco Sacerdoti, Lino Jona, Eugenio Gentili Tedeschi. A loro è dedicata la mostra A noi fu dato in sorte questo tempo 1938 -1947, nata dagli studi di Alessandra Chiappano sullarchivio privato di Luciana Nissim Momigliano e su altri documenti inediti, che è stata inaugurata, allinterno delle celebrazioni del Giorno della Memoria, il 26 gennaio presso lArchivio di Stato Sezioni Riunite di Torino.
Non una mostra sul fascismo, né sulle leggi razziali, né sulla Shoah, ma per raccontare, prima di tutto ai giovani, le storie di giovani assolutamente normali che, come disse Silvio Ortona, ebbero in sorte questo tempo, arrivando a subire, alcuni di loro, il dramma della deportazione.
La bestia umana che è in noi
di Ester Moscati
Gian Antonio Stella ripercorre la storia del disprezzo. La creazione del nemico. Lodio antico per laltro da sé, la paura atavica del barbaro. Il razzismo è un male che sembra eterno. Siamo tutti altro rispetto a qualcuno; tutti diversi, per chi vuole appiccicare etichette sugli uomini, e ci va bene che la marcatura a fuoco è caduta in disuso. Ma mica da tanto. Nellaffresco dipinto da Stella, attraverso le pagine dense di un libro che non risparmia nessuna presunta, autocelebrata, civiltà, le reti oscure del medioevo con i suoi pregiudizi, le fobìe e le follie, si stendono ben oltre il secolo dei Lumi, scavalcano le epoche e le scoperte scientifiche.
Giorno della Memoria: la COREIS Italiana e la Comunità
la COREIS Italiana saluta la Comunità Ebraica
La notte tace
Come possono coesistere la poesia e lorrore di Auschwitz? E come può larte, massima espressione di libertà dellindividuo, parlare della Shoah, di quel male radicale in cui la coscienza individuale è stata annichilita? Questa raccolta di poesie offre per la prima volta in traduzione italiana una ricca panoramica del modo in cui la Shoah è stata rappresentata ed elaborata in ebraico, la lingua del popolo che si voleva annientare.
La notte tace. La Shoah nella poesia ebraica
A cura di Sara Ferrari. Prefazione di David Meghnagi, direttore del Master Internazionale in didattica della Shoah, Università Roma Tre. Con una presentazione del Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini. Edizioni Salomone Belforte & C.
In occasione del 10° Giorno della Memoria, sarà presentato a Milano Lunedì 25 gennaio, alle ore 21, al Crt-Teatro dellArte, viale Alemagna 6, a cura di Salomone Belforte editori e Associazione Italia Israele di Milano
Berlino, le parole mute di Felice Schragenheim e Lilly Wust
Sofisticata, controcorrente, anticonformista. Un talento bruciato, una vita fatta di ardenti passioni. Un libro ripercorre la storia di Felice Schragenheim, poetessa che morì a Bergen Belsen a soli 23 anni
Daniel Barenboim: «Che cosa mi dà speranza? Fare musica»
E forse migliori”. Controcorrente e vulcanico, e tra i più celebrati direttori dorchestra del mondo. Israeliano di origine russa, Barenboim è la star del podio che ha diretto lultima Carmen alla Scala di Milano. La sua West-Eastern Divan Orchestra riunisce musicisti arabi e israeliani, gettando un ponte tra mondi incomunicanti. “Prima di avere un passaporto israeliano, ne avevo uno argentino; poi ne ho preso anche uno spagnolo. E nel 2007 sono diventato l’unico israeliano con un passaporto palestinese.
Memoria: 1945, da via Unione il primo minian
La rinascita della Comunità milanese. I matrimoni, il Tempio, il Centro raccolta profughi. È da Milano che riprese la vita: dei dispersi di tutta Europa e dei primi holim hadashim. Uneredità raccolta dal Tempio Beth Schlomo. Che oggi però rischia di chiudere