Comunità

Junction cerca un program manager a Milano, Budapest o Barcellona

Giovani

junctionJUNCTION PROGRAM MANAGER

Junction, an initiative of the JDC, the Schusterman Foundation, and YESOD, seeks to empower young Jewish adults and professionals to engage with the pan-European Jewish community by providing innovative international opportunities.

Junction organizes international gatherings throughout the year that aim to provide professional and personal development and exploration; education and exchange of ideas and expertise, and cultural discussions and celebrations, all within a Jewish framework. In addition, Junction engages networks of young people through other opportunities to lead their own initiatives. Overall, Junction introduces participants to diverse, modern and positive ways to experience being Jewish.

The Junction Program Manager will have responsibility for the following areas:

International Gatherings: planning, executing and evaluating the Junction Gatherings, including:
o Outreach to and recruitment of participants and speakers
o Logistics: venue search, catering, visual hiring, technical equipment, transportation, rooming, security, registration
o Budget: building budget together with regional finance team, monitoring budget and supervising payments
Networks: follow up with Junction participants and alumni, network building, managing volunteers and volunteer committees, including:
o Outreach to current and former Junction participants
o Relationship building and tracking
o Creating links and opportunities for Junction alumni
o Structure and coordinate leadership committees for ongoing activity with Junction alumni
Communications: with Junction Program Director, create strategy for Junction communications:
o build content
o creative design to create visuals for web and marketing materials, layouts and other activities
o manage online presence
Other
o Data management
o Additional tasks as needed
Key qualifications
o At least a BA degree or equivalent
o Excellent interpersonal skills
o Excellent organizational skills
o Ability to identify and manage talent
o Recruitment skills
o International experience
o Excellent English, additional languages an advantage

Location: Europe (Budapest/Barcelona/Milan preferred)
Start date: November 2016
Status: Full time

Applicants should send CV with email cover letter to JDCEuropeJobs@jdc.org by October 31 2016

«Vi raccontiamo i risultati ottenuti in un anno: il risanamento economico e quello finanziario»

Giunta e Consiglio

Taglio dei costi, mutui, chiusura delle pendenze, l’affare Lainati… facciamo il punto con i copresidenti Raffaele Besso e Milo Hasbani. Aspettando l’assemblea

News24022016

C’è gente che manda i propri figli a scuola da quattro anni e non ha mai pagato una sola volta la retta. C’è chi ha avuto genitori o nonni per anni in RSA, la Casa di Riposo, e non ha mai saldato il suo debito neppure con un euro. C’è chi ha il fuoristrada e la villa al mare o in montagna ma che “soffre” indicibilmente alla sola idea di mettere mano al portafogli se si tratta di onorare il contributo comunitario che risulta non pagato da tre anni.
Persone che dicono di far parte di questa Comunità, che hanno usufruito di tutti i suoi servizi – Tempio, scuola, cimitero, kashrut, RSA… -, ma che, di fatto, si defilano quando si tratta di far fronte all’impegno preso.
«Anche il Rabbino capo, Alfonso Arbib, ha lanciato un appello accorato per scuotere le coscienze su questo tema, ciò significa che la situazione è davvero grave e urgente». Con queste sentite parole si esprimono i Copresidenti Raffaele Besso e Milo Hasbani alla vigilia dell’importante Assemblea degli iscritti prevista per fine settembre. Un’Assemblea molto attesa, che darà conto del lavoro fatto dal Consiglio negli ultimi mesi. «Vogliamo raccontare i risultati ottenuti ad oggi. Fatti, non parole. Innanzitutto va detto che i nostri sforzi si sono  concentrati su due fronti: il risanamento economico e il risanamento finanziario. Sul fronte economico abbiamo agito tagliando i costi, esternalizzando i servizi (ad esempio la mensa della scuola), incrementando le entrate per arrivare nel breve e medio termine a un pareggio economico», spiegano i Copresidenti Raffaele Besso e Milo Hasbani.
«Ma entriamo nel merito. I risultati più importanti li abbiamo oggi ottenuti sul fronte dei mutui (eliminando l’esposizione dei pregressi conti correnti bancari), e con la chiusura delle pendenze con INPS e INPDAP», spiegano Besso e Hasbani. «L’accensione di due nuovi mutui ci ha consentito di coprire il debito acceso in passato con ben otto banche; quello con gli Enti previdenziali; e infine, quello con i numerosi creditori verso i quali eravamo esposti con 8 milioni e mezzo di euro. Un enorme risultato, questo, che vogliamo portare in Assemblea, un immenso sforzo, un impegno che il Consiglio intero ha sottoscritto.
Tutti consapevoli del fatto che l’aver acceso questi due mutui ci costa 90 mila euro al mese (che rappresenta quota capitale più interessi): questo è quanto dovremo pagare, per 15 anni, a fronte dei due prestiti ottenuti. Ma attenzione: una cifra che sarebbe stata più del doppio se avessimo mantenuto il vecchio status quo, con le otto banche verso cui eravamo debitori e con tassi d’interesse molto alti.
La scelta che è stata fatta da questo Consiglio è stata quella di ricominciare ex novo con questi due mutui al 2 per cento contro i ben più salati tassi d’interesse dei vecchi mutui che andavano dal 5,5 all’8 per cento». Un’altra buona notizia riguarda l’affare Lainati e il rientro delle cifre sottratte dall’ex direttore amministrativo. «Ad oggi, siamo riusciti a recuperare due milioni e mezzo circa di euro e stiamo procedendo giudizialmente contro i beni intestati alla moglie. Inoltre, sull’intera questione, va detto che una delle prime azioni forti è stata quella di bloccare i costi e le spese legali dovute all’esercito di avvocati ingaggiati per gestire l’affare Lainati: con questa misura abbiamo avuto un risparmio di circa 250 mila euro. Fondamentalmente, la decisione di revocare il mandato al precedente pool di legali è scaurita da un cambiamento di strategia remunerativa: oggi, gli avvocati coinvolti lavorano sul risultato ottenuto, secondo il criterio del success fee (se hai successo vieni pagato, viceversa no). Questi diversi piani di risanamento quindi – oltre a tutto ciò che è stato fatto finora-, ci dovrebbero aiutare a raggiungere il tanto sospirato pareggio. Tuttavia, lo ripetiamo, per arrivare a risultati stabili, è necessario che ciascun iscritto insolvente faccia il proprio dovere, si metta una mano sulla coscienza e saldi il proprio debito verso la sua Comunità». (F. D.)