della Commissione Winograd, pubblicato il 30 gennaio 2008, ha avuto per il momento scarsi risultati. Forse ciò deriva dal fatto che il colpo duro all’opinione pubblica israeliana era già stato dato sei mesi fa
Attualità e news
L’ambasciatrice Di Castro
è ambasciatrice di Roma. Il 14 gennaio il vicesindaco Mariapia Garavaglia ha conferito questo titolo onorifico a personalità che abbiano contribuito a promuovere nel mondo l’immagine di Roma.
I volti di Israele
condizionati dal vertiginoso succedersi degli eventi, trascurano spesso notizie della realtà israeliana, legate a processi a lungo termine in atto nella società. Per decenni siamo stati abituati ad una visione dicotomica dello Stato. Un commento di Reuven Ravenna, nei 60 anni di Israele.
Olanda: un film anti-islamico
olandese annuncia luscita di un film sullislam e subito ritorna la paura dell’effetto vignette su Maometto che creò tanti problemi in Danimarca. Geert Wilders, leader del Partito della Libertà olandese, ha infatti annunciato il suo debuttò in regia con un film che, spiega, criticherà alcuni passaggi del Corano. Wilders è noto per le sue posizioni contrarie allislam
Israele ospite d’onore a Torino
della 14° edizione della Fiera internazionale del Libro 2008, che si svolgerà a Torino dall8 al 12 maggio, in occasione della ricorrenza del 60° anniversario della sua fondazione. Tra gli scrittori previsti Amos Oz, Aron Appelfeld, Etgar Keret, Abraham Yehoshua, David Grossman.
L’Aned sfrattato dalla storica sede di via Bagutta
dalla storica sede di via Bagutta. Appello per una manifestazione di solidarietà il 3 febbraio. Giorno della Memoria 2008. Il Comune di Milano avvia le celebrazioni sfrattando i superstiti dei Lager.
Riccardo Calimani presidente della Fondazione Museo Nazionale de
della Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara
Bush e le ultime mosse della sua presidenza
presidente degli Stati Uniti dopo le più controverse elezioni del Paese, la sconfitta del rivale Al Gore preoccupò gli ebrei americani e Israele: la campagna elettorale di Bush era stata condotta puntando alla politica interna, sembrava probabile un disimpegno internazionale e dunque una minore spinta verso quel processo di pace che, dopo la delusione di Camp David, aveva più che mai bisogno del sostegno americano. Poi venne l’11 settembre e le priorità USA cambiarono. Oggi Bush, nella nuova stagione elettorale americana, visita il Medio Oriente giocando le ultime carte della sua presidenza.


