di Maia Principe
In una delle migliori scuole elementari degli Stati Uniti, il preside ha ignorato le proteste dei genitori di una studentessa ebrea bullizzata, arrivando a espellerla con i suoi due fratelli “per la mancanza di fiducia della famiglia nella scuola”. Ora la sentenza seguita alla denuncia obbliga l’istituto ad adottare una nuova politica di non discriminazione e ad assumere un supervisore esterno per la discriminazione per almeno cinque anni.
Attualità e news
Turchia e Siria protagoniste, Israele osserva. E Trump muove i fili
di Davide Cucciati
La visita del presidente siriano Ahmad al-Sharaa alla Casa Bianca e il vertice trilaterale tra il ministro degli Esteri siriano Asaad al-Shaibani, il ministro turco Hakan Fidan e il Segretario di Stato americano Marco Rubio dimostrano che l’intreccio tra Siria, Israele, Stati Uniti, Turchia e Gaza sta ridisegnando le geometrie del Medio Oriente post-2023.
Usa: neonazista reo confesso: voleva avvelenare bambini ebrei a New York
di Nina Prenda
Si chiama Michail Chkhikvishvili e ha pianificato di distribuire caramelle avvelenate ai bambini nelle scuole ebraiche di Brooklyn e altri attacchi contro le minoranze. Era il leader di un gruppo estremista suprematista bianco noto come Maniac Murder Cult o MKY, che promuove la violenza contro gli ebrei e altre minoranze, ha sede in Russia e Ucraina e ha membri negli Stati Uniti e in altri Paesi.
Israele saluta Adams, sindaco uscente di New York, in visita. Timori per la città del post-Mamdani
di Nina Deutsch
Elogi dalle istituzioni israeliane, che lo considerano un alleato. La stampa ebraica e americana registra preoccupazioni per un possibile aumento delle tensioni con il nuovo sindaco musulmano.
Attacco a Gush Etzion: un morto e tre feriti. Hamas elogia l’azione
di Anna Balestrieri – Gerusalemme
La persona uccisa è un uomo sulla trentina. Tra i feriti si trova una donna in condizioni gravi, trasferita all’ospedale Hadassah Ein Kerem dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico specializzato. Altre due persone — un uomo di circa 30 anni e un ragazzo di 15 — sono ricoverate in condizioni buone e moderate rispettivamente, secondo lo Shaare Zedek Medical Center.
Il Colosseo islamico di MuRo27: fondato il gruppo musulmano con stella e mezzaluna crescente alle elezioni di Roma
di Nina Prenda
“Musulmani per Roma 2027”: è il nuovo gruppo islamico che si è formato in vista delle elezioni amministrative a Roma, con l’obiettivo – scrivono – di “promuovere idee e proposte di utilità collettiva coerenti con la nostra appartenenza religiosa”. Determinante, la vittoria di Mamdani a New York.
Il via libera dell’ONU al piano Trump per Gaza
di Anna Balestrieri (Gerusalemme)
La risoluzione conferisce all’ISF (Forza Internazionale di Stabilizzazione) un mandato ampio: mettere in sicurezza i confini, proteggere i civili, garantire l’arrivo degli aiuti umanitari, formare la polizia palestinese e – punto cruciale per Israele – assicurare il processo di demilitarizzazione di Gaza. Ma molti interrogativi rimangono aperti…
“Capitan Ella”, la prima donna musulmana portavoce in arabo dell’IDF
di Nina Prenda
Il colonnello Ella Waweya, conosciuta nel mondo arabo con il suo nome online “Capitan Ella”, dovrebbe sostituire il portavoce arabo dell’IDF Avihai Adraee, che lascia l’esercito israeliano dopo 20 anni di servizio. Sarà la prima donna araba musulmana a ricoprire questo ruolo. A chi commenta il suo operato con disprezzo, soprattutto nel mondo arabo, risponde con calma: «Io sono dove voglio essere. Nessuno mi ha costretta».
“Blueprint of a Dictator”: svelati i risultati sul DNA di Adolf Hitler
di Pietro Baragiola
Gli studiosi hanno individuato nel DNA di Adolf Hitler alcune varianti genetiche collegate a predisposizioni all’autismo, alla schizofrenia e al disturbo bipolare. L’indagine rappresenta il primo tentativo documentato di condurre un’analisi del genoma del Führer smentisce definitivamente la teoria secondo cui Adolf Hitler avrebbe avuto origini ebraiche.
Voci silenziate. I giornalisti sotto attacco dei propal
di Nathan Greppi
Aggrediti fisicamente o zittiti in eventi pubblici perché ebrei, israeliani o semplicemente sostenitori di Israele: sono molti i giornalisti del mondo che subiscono episodi di violenza perché non allineati con la narrativa pro-pal. Attacchi che arrivano anche a colpire i loro figli.
Italia, Ucraina, Israele: il lungo viaggio di Giulia Schiff
di Nathan Greppi
Nell’aprile 2018, la giovane era un’allieva dell’Aeronautica Militare Italiana, ma è stata vittima di violenza da compagni di corso, in un presunto “rito di iniziazione”. Partita volontaria a combattere in Ucraina, dove ha conosciuto e sposato un soldato ebreo israelo-ucraino, Victor Frydman, oggi vive in Israele al confine con Gaza. Qui il suo racconto del viaggio che dal Veneto l’ha portata sui due fronti di guerra più dibattuti del nostro tempo.
Dal Nepal all’America: le vittime di Hamas del 7 ottobre dimenticate dal racconto mediatico
di Nina Deutsch
Dal Nepal al Brasile, dal Sudan alla Thailandia, dall’Europa all’America: il massacro di Hamas ha colpito un mosaico di studenti, migranti, professionisti e lavoratori provenienti da tutto il mondo, inclusi arabi e beduini israeliani.














