Attualità e news

Logo Wikipedia

Wikipedia minimizza la natura dell’attentato a Sydney

Mondo

di Nathan Greppi
Il 16 dicembre la pagina Wikipedia dedicata all’attentato faceva riferimento a una “sparatoria” nel titolo e, nel corpo dell’articolo, a una “sparatoria di massa terroristica”. E nella sezione “Discussioni” della pagina, gli editor stanno discutendo se abbastanza fonti abbiano definito l’attacco “terrorismo”.

Usa: ucciso il fisico nucleare Nuno Loureiro 

Mondo

di Anna Balestrieri
Considerato un ricercatore di spicco nello studio della dinamica dei plasmi magnetizzati, era un noto sostenitore di Israele. È stato trovato morto all’interno della sua abitazione, colpito da diversi colpi di arma da fuoco.

A Tel Aviv una spiaggia di luce contro il buio. La luce di Chanukkà contro l’antisemitismo

Israele

di Nina Deutsch
La sera del 15 dicembre 2025, sulla spiaggia di Tel Aviv, si è tenuta una veglia con candele, preghiere e omaggi alle vittime dell’attentato di Bondi Beach, a Sydney. I partecipanti hanno acceso candele disposte a formare una Stella di David e sventolato bandiere israeliane e australiane per onorare i morti e i feriti. Persone di ogni età si sono radunate poche ore dopo la strage australiana, per ricordare le vittime e pregare insieme.

Bondi, la strage di Chanukkà: chi sono i terroristi

Mondo

di Nina Prenda
Gli attentatori, secondo quanto riferito dalle autorità, erano padre e figlio: Sajid Akram, 50 anni, e Naveed Akram, 24. Il padre è stato ucciso durante l’attacco, mentre il figlio è rimasto gravemente ferito ed è tuttora ricoverato in ospedale. Trovate bandiere dello Stato islamico all’interno del veicolo sequestrato agli attentatori e ordigni. Mentre ha suscitato indignazione la rivelazione che solo due agenti di polizia fossero in servizio quella domenica.

I drusi in Israele: “Proteggiamo la nostra patria. Siamo israeliani e siamo fieri di fare parte di questo Paese”

Personaggi e Storie

di Nathan Greppi
La minoranza drusa è ancora in lutto per la strage di Majdal Shams, dove un missile di Hezbollah ha ucciso 12 bambini e adolescenti drusi e ferendone oltre una trentina. Per capire come vivono i drusi israeliani, abbiamo parlato con un esponente di spicco di questa comunità, il diplomatico Bahij Mansour: già ufficiale dell’IDF, è stato ambasciatore d’Israele in diversi paesi, ha fatto parte della delegazione israeliana all’ONU, ed è stato sindaco del villaggio druso di Isfiya.

Casey Wasserman e Beniamin Netanyahu

Il presidente delle Olimpiadi 2028 in visita in Israele: “la sicurezza degli atleti sarà la nostra priorità”

Mondo

di Pietro Baragiola
La visita ha assunto un carattere profondamente significativo soprattutto mercoledì quando il presidente delle Olimpiadi di Los Angeles si è recato nelle comunità colpite dall’attacco del 7 ottobre 2023. Arrivato nel Kibbutz Be’eri e in altri quartieri devastati del sud di Israele, Wasserman ha avuto modo di incontrare le famiglie delle vittime e dei sopravvissuti ascoltando le testimonianze dirette delle violenze inflitte dai terroristi di Hamas.

Abu Mazen accolto con onori da Meloni e Schlein: un consenso trasversale

Italia

dalla nostra inviata Ludovica Iacovacci
Entrambe le leader – del governo e dell’opposizione – hanno ricevuto nella stessa giornata il presidente dell’Autorità Palestinese, che ha parlato di volere “una pace stabile e duratura, che si fonda sulla soluzione dei due Stati, in base alla divisione dei confini del 1967, e con Gerusalemme Est come capitale”. Un’immagine forte, la sua, che cozza con quella molto indebolita all’interno dell’AP: il 75% dei palestinesi disapprova il suo operato e l’80% ne chiede le dimissioni.

Columbia University, il rapporto finale sull’antisemitismo: studenti ebrei e israeliani presi di mira nelle aule

Mondo

di Nina Prenda
A uno studente israeliano è stato chiesto pubblicamente come si sentisse rispetto al “colonialismo dei coloni”, mentre a un ebreo è stato detto: «È un vero peccato che la tua gente sia sopravvissuta per commettere un genocidio di massa». Segnalata anche una diffusa introduzione di condanne morali contro Israele in corsi non attinenti alla politica o al Medio Oriente.

papa Leone XIV

«Basta violenza antisemita»: il Papa dopo la strage di Sydney e il musulmano che ha salvato vite

Mondo

di Nina Deutsch
L’attentato contro la comunità ebraica di Sydney riporta al centro la condanna netta di Papa Leone XIV, accolta dal Congresso Ebraico Mondiale, e il gesto di Ahmed al-Ahmed, musulmano che ha affrontato l’attentatore: un segnale raro ma potente di solidarietà reale in un tempo di crescente isolamento degli ebrei nel mondo. Tra parole, memoria e azioni concrete si gioca oggi una partita decisiva: non solo contro l’antisemitismo, ma per la tenuta morale delle nostre società.