presenta una indagine sulla percezione dell’ebraismo e di Israele in Italia. “Per la maggior parte della popolazione italiana (il 42 per cento) gli ebrei sono ‘simpatici’, ma rimane un preoccupante 32 per cento che invece li considera proprio il contrario”.
Italia
Roma è diventata una città multiculturale
sempre più ricca di fedi religiose e culture diverse.
Il grattacielo Libeskind a City Life Milano. Una torre di polemiche
È una delle figure più note dell’architettura contemporanea, uno dei massimi interpreti di quel linguaggio decostruttivista che dai primi anni novanta si è progressivamente affermato a livello mondiale come una nuova avanguardia
La ex sinagoga di Carpi diventerà la sede della Fondazione Fosso
diventerà la sede della Fondazione Fossoli
Pacifici nuovo presidente della Comunità romana
già vicepresidente e portavoce della Comunità ebraica di Roma, è il vincitore delle elezioni di domenica 30 marzo e sarà lui, con ogni probabilità, a succedere al presidente Paserman, che dopo otto anni al vertice della Comunità romana non si è ricandidato. La lista Per Israele ha ottenuto la maggioranza dei voti e tutti i 16 candidati sono stati eletti al Consiglio della Comunità. Gli altri 12 eletti appartengono alla lista Per i giovani insieme. Nessun eletto invece per la lista Yachad. Le elezioni della Comunità romana hanno suscitato l’interesse dei media nazionali che hanno dedicato spazio ai candidati e alla battaglia elettorale.
Giuliano Amato e la Carta dei Valori
presenta a Firenze la Carta dei Valori e dice all’assemblea dei delegati all’ultimo Congresso Ucei, a proposito degli ebrei, “siete una minoranza che in Italia e nel resto del mondo ha cercato sempre di dare in funzione del bene comune. Il vostro è stato un contributo che ha pochi eguali”.
L’Ucei fa il punto a Firenze
ha ribadito a Firenze, all’assemblea dei delegati del congresso dell’Unione domenica 9 marzo, l’incompatibilità tra incarichi politici e responsabilità nella Giunta dell’Ucei. Lo ha fatto con le parole del presidente Renzo Gattegna nella sua relazione, che ha fatto il punto di un anno e mezzo di gestione.
La riunione, alla presenza del ministro Giuliano Amato, è stata aperta da un minuto di silenzio per gli otto ragazzi della Yeshivà di Gerusalemme, uccisi in una vile azione terrorista, al quale è seguita la lettura di un salmo in loro ricordo.



