di Pietro Baragiola
Il 13 settembre il Museo d’Arte di Tel Aviv ha inaugurato l’esposizione Kippur, War Requiem per celebrare i 50 anni dalla fine della guerra del Kippur del 1973 che provocò 15000 vittime di cui 2000 israeliani. La mostra rimarrà aperta fino al 13 gennaio 2024.
Israele
Israele: giovane di Gaza riceve un nuovo pacemaker innovativo
di Nathan Greppi
A ricevere questo nuovo trapianto è stata Shahad, 18enne palestinese di Gaza, che attraverso l’organizzazione israeliana Save a Child’s Heart è stata ricoverata al Centro Medico Wolfson nella città israeliana di Holon. Alla faccia di chi parla di apartheid in Israele…
Riforma Giudiziaria: la Corte Suprema Israeliana si riunisce per discutere l’abrogazione della legge sul principio di “ragionevolezza”
di Giovanni Panzeri
Sono stati diversi i momenti di tensione durante un’udienza di oltre 13 ore martedì 12 settembre. Due i punti: “Se la Corte Suprema possieda il diritto d’intervenire sulle leggi fondamentali israeliane, e se la legge sul principio di ragionevolezza ponga una minaccia così grave alla democrazia da giustificare un intervento della Corte”.
Il governo Netanyahu si attiva su Arabia Saudita e Iran, ma la sua politica estera non convince gli israeliani
di Francesco Paolo La Bionda
Gli israeliani percepiscono un declino drammatico sia della statura internazionale di Israele sia delle relazioni bilaterali con gli Stati Uniti. Lo dice l’Israel’s Foreign Policy Index 2023 del Mitvim Institute, secondo cui il gradimento è ai minimi degli ultimi sette anni.
Parla il guru dell’Hasbarà: «Vi racconto i segreti della contro-informazione»
di David Zebuloni
Intervista a Hananya Naftali, il ragazzo che vuole cambiare l’immagine di Israele nel mondo. Mostrare i fatti. Non annullare mai l’avversario. Non perdere la pacatezza. Essere pragmatici e semplici… Parola di Hananya Naftali.
Israele trionfa nei mondiali di ginnastica ritmica e atletica leggera
di Redazione
Due successi sportivi in pochi giorni per Israele, che si è conquistata il primo posto ai mondiali di ginnastica ritmica a Valencia e il secondo posto nella maratona ai mondiali di atletica leggera a Budapest.
Israele è al primo posto al mondo per il costo della vita: lo dice l’Oecd
di Sofia Tranchina
Israele è al primo posto come “Paese sviluppato con il costo della vita più alto” – con prezzi del 38% più alti rispetto alla media degli altri membri – seguito da Svizzera, Islanda, e USA. Fra le cause, la presenza di monopoli sul mercato e una conseguente mancanza di concorrenza che faciliterebbe la discesa dei prezzi.
Settore tecnologico israeliano: calo di finanziamenti e di nuove startup nella prima metà dell’anno
di David Fiorentini
Nei primi sei mesi del 2023 hanno infatti ammontato a 3,9 miliardi di dollari, il 29% in meno rispetto al semestre precedente. Un calo, peraltro, in accelerazione: solo tra il primo e il secondo trimestre di quest’anno la contrazione è stata infatti ben del 10%.
Incendi a Cipro, Israele invia una missione di supporto
di David Fiorentini
La missione di aiuto, guidata dal comandante Snir Shafir, include due aeromobili antincendio “Air-Tractor”, quattro piloti, oltre che a numerosi esperti di incendi boschivi e attrezzature avanzate, tra cui circa sei tonnellate di ritardanti di fiamma.
Amazon: investimento da 7 miliardi in Israele
di Nathan Greppi
L’investimento si protrarrà fino al 2037, e secondo le stime genererà una crescita di circa 14 miliardi di dollari nel PIL nazionale e andrà anche a sostenere 7.700 posti di lavoro.
Uno studio dimostra: a Tel Aviv è difficile dormire bene
di Nathan Greppi
Uno studio condotto nel Regno Unito ha provato a classificare le città dove è più facile o difficile dormire la notte. Nella classifica internazionale, Tel Aviv si colloca al 4° posto per la peggiore qualità del sonno. Fanno peggio solo Bogotá, Santiago del Cile e Atene.
Le associazioni sioniste fanno appello a Nethanyahu contro la modifica della Legge del Ritorno
di Redazione
La lettera sottolinea l’importanza dell’unità ebraica e sollevava “profonda preoccupazione” che alcuni membri del governo entrante potessero indebolirla alterando “lo status quo di lunga data sugli affari religiosi che potrebbe influenzare la diaspora”, in particolare la Legge del Ritorno.