Tre ragazze in partenza con il Kindertransport: dopo 84 anni la verità

di Nathan Greppi
Per più di 80 anni, una foto che ritrae tre bambine ebree fuggite dalla Germania nazista nel 1939 con il Kindertransport, scattata presso la Stazione di Liverpool Street a Londra, è stata utilizzata in diversi musei e pubblicazioni. Tuttavia, per tutto questo tempo, non si conosceva l’identità delle bambine. Un mistero svelato solo di recente, in maniera del tutto casuale.

Come riporta la BBC, la scoperta è partita proprio da una delle tre giovani immortalate, Inge Adamecz, che all’epoca aveva 5 anni e fuggì con la sorella maggiore Ruth di 10 anni da Breslavia (all’epoca in Germania, oggi in Polonia). La madre e un’altra sorella rimasero indietro, finendo uccise ad Auschwitz. Inge, che oggi ha 89 anni e vive a Londra in pensione (mentre Ruth è morta nel 2015), ha scoperto solo di recente l’esistenza della foto, intitolata Tre piccole ragazze, vedendola nel libro sulla Shoah Mai più dello storico Martin Gilbert.

“È stata una grande sorpresa”, ha dichiarato la Adamecz, che in seguito ha contattato lo storico per dirgli che due delle tre bambine erano lei e la sorella. “Non so chi fosse la terza bambina con la bambola. Non l’ho mai saputo”, disse in un primo momento.

Dalle ricerche, è emerso che la terza bambina si chiamava Hanna Cohn, 10 anni all’epoca, fuggita con lo stesso treno assieme al fratello gemello Hans dalla città tedesca di Halle. Hanna, deceduta nel 2018, scoprì l’esistenza della foto visitando una mostra alla Libreria Camden di Londra, ma ha sempre ignorato l’identità delle altre due bambine.

Solo nel gennaio di quest’anno, le sue figlie, Debbie ed Helen Singer, hanno saputo ricostruire tutta la storia tramite una serie documentaria della BBC intitolata The Girls: A Holocaust Safe House, che raccontava dell’ostello in Inghilterra dove Inge e Ruth si erano rifugiate durante la guerra. Vedendo la foto della loro madre con le altre due, le Singer capirono chi erano, e ad aprile Inge le ha incontrate a Londra, in modo da raccontarsi le loro storie.

Dopo alcune ricerche nell’archivio di Getty Images, è stata anche parzialmente rintracciata l’identità del fotografo che le immortalò: di lui si sa che si chiamava Stevenson, e lavorava per l’agenzia di stampa Topical Press Agency. L’ipotesi più accreditata è che il nome completo fosse John F. Stevenson, un fotoreporter residente negli anni ‘30 a Glasgow, in Scozia.

“Mi viene da piangere, ora che mia madre e il luogo da dove veniva sono legati a questa foto assieme ad Inge e Ruth, non più delle bambine senza nome”, ha dichiarato commossa Debbie Singer. Dello stesso avviso la sorella Helen: “Non erano solo “tre piccole ragazze”, erano persone con nomi e vite. Meritavano di avere un nome, e credo che nostra madre ne sarebbe felice”.

(Nella foto da sinistra Ruth e Inge Adamecz e Hanna Cohn. Foto: Getty Images)