di Pietro Baragiola
Football americano, trailer cinematografici e concerti dal vivo: questi sono gli ingredienti che ogni anno rendono il Super Bowl un evento imperdibile in tutto il mondo.
La partita di domenica 9 febbraio, che ha visto i Philadelphia Eagles strappare il titolo ai due volte campioni Kansas City Chiefs, ha tenuto 100 milioni di telespettatori incollati agli schermi introducendo loro i migliori spot pubblicitari del 2025, tra cui la nuova campagna dell’organizzazione no profit FCAS (Foundation to Combat Antisemitism).
Intitolato No Reason To Hate, il video della durata di 30 secondi ha come protagonisti l’ex-campione dei New England Patriots Tom Brady e il rapper Snoop Dogg che si urlano in faccia tutti i motivi per cui si odiano a vicenda.
“Ti odio perché siamo di quartieri diversi” attacca il rapper.
“Ti odio perché hai un aspetto diverso” risponde Brady.
Lo spot prosegue con toni sempre più aggressivi fino a concludersi con Dogg che afferma che più di ogni altra cosa odia il fatto che il mondo vada così male da aver bisogno di registrare una campagna del genere.
Questo filmato è stato apprezzato da molti spettatori per il suo invito ad opporsi ad ogni forma di odio e discriminazione, ma è stato anche molto criticato da numerosi attivisti ebrei per non aver minimamente menzionato l’antisemitismo.
Le critiche allo spot
La FCAS ha deciso di presentare il video in anteprima mondiale lunedì 3 febbraio sul canale CNBC. Il giorno seguente l’autrice di best-seller e attivista ebrea-americana Samantha Ettus ha iniziato ad inveire contro il nuovo spot, rilasciando una serie di dichiarazioni che sono state subito condivise da numerose organizzazioni ebraiche come la JewsInSchool e Antisemitism Today.
“Ci troviamo nel mezzo del più grande aumento di incidenti antisemiti dalla Seconda Guerra Mondiale e la FCAS ha paura a pronunciare la parola ‘antisemitismo’” ha affermato Ettus alla Jewish Telegraphic Agency. “Provate ad immaginare una fondazione istituita per combattere l’odio anti-asiatico che crea uno spot per il Super Bowl senza asiatici e senza nominarli nemmeno.”

Fondatrice della campagna social 2024 New Voices, oggi sostenuta da celebrità internazionali unite contro l’antisemitismo, Ettus ha raccontato di aver recentemente sperimentato in prima persona l’odio antisemita, avendo ricevuto diversi commenti ignobili da parte di account filo-palestinesi che celebravano la devastazione della sua casa di Pacific Palisades, distrutta dagli incendi del mese scorso.
Ciononostante, Ettus ha mantenuto una forte presenza sui propri account social che ha utilizzato anche per criticare la scelta della FCAS di rendere protagonista del nuovo spot un personaggio controverso come Snoop Dogg.
Nel 2020, infatti, il rapper era entrato nell’occhio del ciclone mediatico per aver paragonato l’America moderna alla Germania nazista postando su Instagram l’immagine di una bandiera americana in bianco e nero con una striscia tirata indietro per rivelare una svastica.
Un portavoce della FCAS ha risposto tempestivamente a queste critiche, difendendo con fierezza il messaggio dello spot: “un principio guida della nostra fondazione è ‘Tikkun Olam’, un concetto che significa ‘riparare il mondo’. Abbiamo visto in prima persona come una forma di odio ne generi altre e la nostra missione, in linea con questo principio, rimane chiara: educare e ispirare gli americani ad opporsi all’odio antiebraico, riconoscendo che l’odio di qualsiasi tipo aumenta l’odio di tutti i tipi.”
Gli spot di Robert Kraft
La FCAS è stata fondata nel 2019 da Robert Kraft, presidente dei New England Patriots. Nei suoi anni di attività, la fondazione ha inserito numerosi spot pubblicitari all’interno di importanti eventi sportivi e culturali tra cui i playoff dell’NBA e gli Academy Awards 2024, in cui ha presentato il filmato di un finto allarme bomba in una sinagoga di Toronto.
L’anno scorso la FCAS ha mandato in onda il suo primo spot per il Super Bowl, solo quattro mesi dopo l’attacco del 7 ottobre che ha portato gli indicenti antisemiti a raggiungere picchi storici in America e nel mondo.
Lo spot in questione, visto da più di 120 milioni di spettatori, ha avuto come protagonista Clarence B. Jones, consigliere di Martin Luther King Jr., ed è diventato il primo spot nella storia dei Super Bowl ad affrontare il tema dell’antisemitismo, invitando gli spettatori ad opporvisi in ogni modo.
“Quest’anno siamo orgogliosi di unire i miei amici Tom Brady e Snoop Dogg nella nostra nuova campagna per il Super Bowl” ha dichiarato Kraft in un comunicato stampa. “Il loro impegno comune per questa causa amplifica il messaggio della nostra fondazione: non importa da dove veniamo, non c’è posto per l’odio nel nostro mondo.”
Alle critiche sul fatto che il nuovo spot, costato 8 milioni di dollari, non menzioni gli incidenti antisemiti degli ultimi tempi, Kraft ha risposto spiegando che il nome della sua fondazione (che contiene il termine ‘lottare l’antisemitismo’) appare più volte sullo schermo e i due protagonisti del video indossano ciascuno la spilla quadrata blu, simbolo della FCAS.
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Per ribadire la sua lotta all’antisemitismo e all’odio in generale, la FCAS ha anche ospitato un “Unity Summit” presso la Xavier University of Louisiana lo scorso venerdì, un evento in cui più di 100 studenti/atleti ebrei e neri hanno raccontato le esperienze vissute dalle proprie comunità in materia di discriminazione per evidenziare il fatto che combattere una forma di odio significa combatterle tutte.