Il Ministro israeliano Karine Elharrar all'ingresso della conferenza Onu Cop26 a Glasgow

COP26 a Glasgow. Dopo l’accesso negato, il Ministro dell’energia israeliana sulla sedia a rotelle riesce a partecipare al secondo giorno

di Redazione
Aveva destato giustamente molto clamore il fatto che il Ministro dell’Energia israeliano Karine Elharrar non abbia potuto partecipare alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Glasgow lunedì 1 novembre perché non è completamente accessibile in sedia a rotelle. Ma, dopo l’impegno personale del Primo ministro Bennett, il problema è stato risolto. 

Come riporta i24News, l ministro dell’Energia israeliano ha potuto partecipare al vertice sul clima COP26 a Glasgow martedì insieme al primo ministro israeliano Naftali Bennett, utilizzando una rampa adattata.

Il portavoce del ministro ha spiegato che sebbene gli organizzatori della conferenza fossero stati avvertiti che la conferenza avrebbe avuto bisogno di un accesso specifico, il primo giorno la sua auto era stata bloccata dagli agenti di polizia e le era stato impedito di avvicinarsi alla sede dell’evento per due ore. Gli è stato poi offerto di salire a bordo di una navetta non accessibile in sedia a rotelle.

“È triste che le Nazioni Unite, che promuovono l’accessibilità per le persone con disabilità, nel 2021, non forniscano l’accessibilità ai suoi eventi”, aveva twittato Elharrar subito dopo il rifiuto a entrare, sottolineando l’assurdità della cosa.

Elharrar, che ha una distrofia muscolare e usa una sedia a rotelle, è stata nominata nel giugno 2021 Ministro dell’Energia israeliano, responsabile dello sviluppo dell’economia energetica e idrica del paese e del suo utilizzo delle risorse naturali.

“Questa è una condotta oltraggiosa e non sarebbe dovuta accadere”, si è lamentata Elharrar sui media. “L’ONU invita tutti ad aderire alla carta internazionale e a rendere i luoghi accessibili, quindi è appropriato che i suoi eventi siano accessibili”.

Le reazioni indignate

Il ministro dell’Ambiente Tamar Zandberg, parte della delegazione israeliana a Glasgow, ha reagito con forza, affermando che l’incidente era “una macchia sul messaggio della Cop26”.

Il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid si è rivolto agli organizzatori della conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite in un tweet: “È impossibile salvaguardare il nostro futuro e affrontare la crisi climatica, senza prima di tutto prendersi cura delle persone, compresa l’accessibilità per le persone. con disabilità.”

Lapid ha anche espresso il suo sostegno da Israele al Ministro dell’Energia e l’ha ringraziata per il suo lavoro nella protezione dell’ambiente e nella promozione delle energie rinnovabili.

L’ambasciatore del Regno Unito in Israele Neil Wigan si è poi scusato con Elharrar su Twitter, dicendo: “Sono turbato nel sentire che Elharrar non è stata in grado di partecipare alle riunioni alla conferenza sul cambiamento climatico. Mi scuso profondamente e sinceramente con il Ministro. Vogliamo un vertice della COP che sia accogliente e inclusivo per tutti”. La diplomatica ha contattato la sua omologa israeliano a Londra, Tzipi Hotovely, e ha espresso il suo profondo rammarico, dicendo che sarebbe stata effettuata un’ispezione con il personale a terra.