Yemen, i ribelli aiutano la comunità di Aden a restaurare cimitero ebraico di 160 anni

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di Paolo Castellano

Ci sono buone notizie per la comunità ebraica dello Yemen, che dal 2015 è teatro di una sanguinosa guerra civile. Una delle fazioni politiche che ha combattuto per conquistare il potere ha deciso di restaurare un cimitero ebraico di 160 anni nella città portuale di Aden.

Come riporta il Jerusalem Post, un giornalista locale, che segue in prima persona il restauro, ha confermato l’inizio dei lavori all’emittente israeliana Kan durante un servizio andato in onda il 21 agosto.

Al momento in Yemen si sta verificando una tregua tra le due parti in conflitto. Il Consiglio di transizione meridionale (STC), guidato dal generale Aidarus Qassem Abdulaziz al-Zoubaidi, vuole l’indipendenza dello Yemen del Sud. L’STC ora ha il controllo di Aden ed è stato coinvolto nel progetto dopo che gli sforzi per rinnovare il sito sono stati inizialmente guidati da associazioni di volontari.

Tra le altre cose, un funzionario yemenita ha dichiarato che la ristrutturazione è “un messaggio rivolto a tutti i residenti” di Aden: «Una città di pace in cui non è ammissibile recare danno a nessun luogo sacro».

Nella prima metà del XX secolo, in Yemen viveva una comunità di oltre 50mila membri. La maggior parte degli ebrei ha lasciato il paese dopo il 1948 e coloro che sono rimasti hanno subito gravi persecuzioni. Nel 2008 erano presenti poche centinaia di ebrei, ma all’inizio di quest’anno le Nazioni Unite hanno riferito che ne sono rimasti soltanto sette a causa di un “sistematico” clima d’intolleranza.