Washington, spari nel museo dell’Olocausto: un morto e un ferito

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Un anziano filonazista apre il fuoco contro un addetto alla sicurezza e viene colpito da una guardia giurata

La polizia davanti al museo dell’Olocausto di Washington (Afp)WASHINGTON – Una persona è morta e un’altra è rimasta ferita dopo una sparatoria al museo dell’Olocausto di Washington. Un portavoce della polizia ha riferito che un uomo armato è entrato nel museo ed ha aperto il fuoco: le guardie hanno risposto al fuoco. L’aggressore e uno degli addetti alla sicurezza sono stati colpiti. Quest’ultimo è poi deceduto in ospedale per le ferite riportate.

FILONAZISTA – L’autore della sparatoria è un uomo di 89 anni, James Von Brunn, noto per le proprie prese di posizione razziali e filonaziste e che era stato per 6 anni in carcere dopo aver tentato nel 1981 da privato cittadino di mettere l’intero board della Federal Reserve «sotto arresto». Brunn al momento è in condizioni critiche.

IL MUSEO – Situato a due passi dal Mall, sul lato opposto rispetto alla Casa Bianca, il museo dell’Olocausto è stato aperto nell’aprile del 1993 e il Dalai Lama è stato il suo primo visitatore. La costruzione, alta 27 metri e lunga 40, ospita nei suoi tre piani l’esposizione permanente, una sorta di narrazione storica della Shoah, attraverso più di 900 tra reperti e documenti, 70 monitor video e quattro cinema in cui è possibile vedere filmati d’epoca, girati dalle truppe americane che sono entrate nei capi di concentramento nel ’45, oltre a interviste dei sopravvissuti. Il museo è diviso in tre parti: la prima descrive «l’assalto nazista», la seconda la «soluzione finale», la terza «l’ultimo capitolo».