Se Amos Oz viene tradotto in arabo…

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Storia di amore e di tenebra., il best-seller in cui lo scrittore israeliano Amos Oz ripercorre la sua prima giovinezza a Gerusalemme – è stato ora tradotto in arabo e sta per essere distribuito in Libano, Egitto e Giordania. Non è solo un’iniziativa editoriale, ma molto di più: la traduzione è stata infatti voluta e finanziata da un palestinese colpito due volte dal terrorismo, l’avvocato Elias Khoury. E la versione araba del libro è dedicata a suo figlio, George, ucciso a Gerusalemme nel 2004 da miliziani delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa (al-Fatah), persuasi inizialmente di aver “eliminato un sionista”. Scoperta poi la nazionalità della vittima, il presidente dell’Anp Yasser Arafat avrebbe telefonato a Khoury per esprimere cordoglio. Già nel 1975 Elias Khoury aveva perso il padre in un attentato nel centro di Gerusalemme, che fece anche strage di israeliani.

Per ricordare degnamente il figlio George – uno studente universitario “che prometteva bene, amava la musica classica e lo sport” – la famiglia Khoury ha chiesto allo scrittore Jamil Ghneim di tradurre in arabo il testo di Amos Oz. “La letteratura – ha spiegato Elias Khoury – può favorire la vera comprensione. Solo se ci conosceremo l’un l’altro potremo giungere alla riconciliazione fra noi”. Oz, dal canto suo, ha notato che delle 27 traduzioni di questo suo libro finora “quella in arabo è certo la più importante”. Nel testo egli descrive la Gerusalemme negli anni del Mandato britannico in Palestina, poi della guerra di indipendenza israeliana e infine la nuova vita per gli ebrei scampati all’Olocausto nello Stato ebraico. Un testo complesso, forse il più bello di Oz, con luci ed ombre, che di recente ha ricevuto una recensione molto positiva anche sul quotidiano arabo al-Hayat. “Correte a comprarlo” consiglia l’autore dell’articolo al pubblico arabo. Chissà se i semi germoglieranno.