L'albergatore antisemita Piotr Rybak

“Ingresso vietato agli ebrei” in un albergo in Polonia

Mondo

di Nathan Greppi

A Cesarzowice, un villaggio di 100 abitanti nel sud-ovest del paese, davanti al cancello di un albergo è stato appeso uno striscione con scritto “Ingresso vietato agli ebrei, ai comunisti e a tutti i ladri e traditori della Polonia.”

Secondo Ynet il proprietario dell’albergo, Piotr Rybak, è anche uno dei capi del movimento di estrema destra Campo Nazional-Radicale e nel novembre 2015 fu protagonista di un episodio di antisemitismo avvenuto nella vicina città di Wroclaw, tra le più popolose della Polonia: in quell’occasione, egli bruciò l’effigie di un ebreo ortodosso durante una manifestazione in piazza contro i migranti.

Il sito dell’ADL ha dichiarato che Rybak è stato anche arrestato questo mese dopo essere sceso nuovamente in piazza per il Giorno dell’Indipendenza e aver violato i termini della libertà condizionale. A Ottobre Rybak, che era sotto processo per istigazione dell’antisemitismo, è riuscito a evitare una condanna a dieci mesi di carcere, e si è fatto solo tre mesi di arresti domiciliari.

Alla luce dello striscione davanti all’albergo che gestisce, l’ADL ha chiesto alle autorità polacche di aprire un indagine e prendere provvedimenti contro i responsabili.

Tutto ciò avviene nemmeno due settimane dopo che, a Varsavia, l’11 novembre hanno manifestato decine di migliaia di neofascisti provenienti da tutta Europa, compresi esponenti di Forza Nuova.