“Più veloce, più in alto, più forte. Buona fortuna!”

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Ai prossimi giochi olimipici di Londra, che si apriranno il 27 luglio, Israele parteciperà con 38 atleti. Quella di quest’anno nella capitale britannica è la 15a delegazione olimpica e sarà composta da atleti di otto sport diversi, fra la ginnastica, il nuoto e la vela.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu insieme al ministro per la cultura e lo sport, Limor Livnat, hanno incontrato gli atleti lo scorso 9 luglio per il  consueto messaggio augurale. Netanyahu ha donato a ciascuno di essi una medaglia di cioccolato, con l’augurio che possano tornare da Londra stringendo fra le mani una vera medaglia, da aggiungere alle sette medaglie che gli atleti israeliani hanno vinto nelle precedenti edizioni, a partire dal 1992.

“Più veloce, più in alto, più forte. Buona fortuna!” questo il messaggio contenuto nel disegno che il primo ministro stesso ha realizzato per gli atleti e che sarà conservato nell’ Israel Olympic Committee Museum.

“Il metodo è quello di iniziare il più velocemente possibile e poi rallentare, rallentare per poi di nuovo accelerare” ha detto Netanyhau riprendendo il film del 1999 Mivtza Savta.

Nel corso dell’incontro si è fatto cenno anche alla questione di cui da mesi si parla, quella del minuto di silenzio in onore degli atleti israeliani uccisi ai Giochi Olimpici di Monaco nel 1972.  “Ricordo quando accadde, il profondo shock che tutti abbiamo vissuto” ha detto Netanyahu. “Chiedo al Comitato Olimpico Internazionale di dedicare un momento di silenzio alla memoria della strage degli atleti delle Olimpiadi. E’ quel che si deve fare”. Anche il ministro Livnat è intervenuto sull’argomento dicendo: “Furono uccisi in un luogo che avrebbe dovuto simboleggiare la pace e la speranza , solo per il fatto che erano ebrei, che erano israeliani. Mi auguro che il Comitato Olimpico Internazionale si convincerà, alla fine, di tenere  un minuto di silenzio durante la cerimonia di apertura dei Giochi”.

Londra 2012 per il Comitato Olimpico israeliano rappresenta il 60° anniversario della prima partecipazione di Israele ai Giochi Olimpici (Helsinki, 1952), il 40° della strage di Monaco, e il 20° delle prime medaglie olimpiche conquistate da atleti israeliani – quelle nel judo di Arik Zeevi, Yael Arad e Oren Smadja, a Madrid 1992.

Ad accompagnare gli atleti israeliani a Londra avrebbe dovuto esserci anche il presidente Shimon Peres. La cerimonia di apertura in programma per il venerdì sera tuttavia, e l’impossibilità di trovare soluzioni che permettessero al presidente di raggiungere lo stadio olimpico a piedi, hanno indotto Peres a rinunciare al viaggio. Pur non essendo osservante, il presidente israeliano non ha voluto dissacrare pubblicamente lo shabbat. Peres si è limitato così ad inviare il suo “buona fortuna” agli atleti israeliani.