di Pietro Baragiola
Giovedì 21 novembre sono emersi in rete diversi video della protesta pro-palestinese che, quello stesso giorno, ha portato centinaia di studenti della Concordia University di Montreal, in Canada, a scioperare per le strade della città.
Alcuni di questi video, filmati da diversi membri dell’Associazione Ebraica Canadese e rilasciati al sito di notizie Global News, mostrano una manifestante con il viso nascosto da una kefiah, una maschera medica e un paio di occhiali da sole mentre si dirige davanti ad un gruppo di studenti israeliani insultandoli e inneggiando Adolf Hitler.
“La soluzione finale sta arrivando da voi. Sapete qual è la soluzione finale?” ha urlato la donna nel video, facendo riferimento, senza il minimo rimorso, al massacro di milioni di ebrei da parte della Germania nazista durante la Shoah.
In un altro filmato la donna è stata ripresa con il volto scoperto mentre faceva il saluto nazista.
È stato proprio questo video, diventato virale sui social media, che ha permesso di svelarne l’identità: il suo nome è Mai Abdulhadi ed è la proprietaria di due filiali della catena canadese Second Cup Café, presenti nel Jewish General Hospital di Montreal.
Abdulhadi è stata riconosciuta da alcuni suoi colleghi che hanno informato subito i dirigenti dell’azienda.
“Abbiamo parlato con molti dipendenti e tutti ci hanno confermato che, si, era proprio Abdulhadi nei video” ha affermato il presidente di Second Cup Peter Mammas durante la sua intervista telefonica rilasciata a Global News.
La popolare catena di caffè canadese, certificata ufficialmente kosher dal Consiglio della Comunità Ebraica di Montreal, ha subito rescisso il contratto di Abdulhadi che non ha voluto rilasciare commenti a riguardo.
La decisione di Second Cup
Venerdì il profilo X della Second Cup ha pubblicato un comunicato in cui l’azienda condanna i commenti orribili di Abdulhadi e spiega come intende procedere per rimediare alla vicenda.
Di seguito riportiamo il testo del comunicato tradotto dall’inglese.
Ieri sera, la nostra affiliata del Jewish General Hospital è stato ripresa mentre faceva commenti e gesti oltraggiosi.
Second Cup ha tolleranza zero verso i crimini dell’odio.
In coordinamento con l’ospedale, abbiamo chiuso il bar dell’affiliata e stiamo rescindendo il suo contratto di franchising.
Le azioni di questa nostra affiliata non sono solo una violazione del nostro contratto di franchising, ma violano anche i valori di inclusione e comunità per i quali ci battiamo alla Second Cup.
Domenica Mammas ha spiegato al canale CBS che la Second Cup ha “ogni diritto di proteggere il proprio marchio e tutelare gli altri affiliati”. L’azienda continuerà a pagare il personale dei locali sospesi che riapriranno in seguito con una nuova gestione.
La decisione della Second Cup è stata molto apprezzata da diversi leader politici.
“Sono contento di sapere che ci sono aziende come la Second Cup che hanno la forza d’animo e l’integrità di difendere ciò che è giusto” ha affermato il senatore di Montreal Leo Housakos durante la sua intervista rilasciata a Global News.
Anche il Centro Universitario Integrato per la Salute e i Servizi Sociali (CIUSSS), principale fornitore di assistenza sanitaria del Quebec, ha dichiarato di sostenere pienamente la decisione dell’azienda di ‘risolvere in maniera rapida e decisiva l’intera vicenda’.
Ciononostante, le azioni di Abdulhadi non sono state le uniche barbarie commesse durante la protesta di giovedì, che è proseguita anche nei giorni successivi.
Le marce violente pro-pal di Montreal
Le marce pro-palestinesi sono proseguite fino a sabato, unendosi ad una protesta anti-NATO che ha lasciato sulla sua scia vetrine distrutte, auto bruciate e civili aggrediti. La polizia ha arrestato tre manifestanti e ha promesso altri arresti nei prossimi giorni.
Diversi post sui social media mostrano i manifestanti che marciano con striscioni che riportano la scritta “intifada” in arabo e danno fuoco ad un fantoccio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu con su scritto “Netanyahu all’Aia”.
Il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha dichiarato che il suo governo non tollererà l’antisemitismo di queste manifestazioni e ha promesso un’azione decisa contro i responsabili.
“Quello che abbiamo visto per le strade di Montreal la scorsa notte è stato spaventoso”, ha dichiarato Trudeau domenica ai media canadesi. “Questi comportamenti devono essere condannati con fermezza ovunque li vediamo”.
Il Centro per gli affari israeliani ed ebraici ha rilasciato un comunicato in cui ha definito queste proteste ‘una terrificante dimostrazione di violenza, odio e anarchia’ ed ha invitato i leader canadesi a fare di più. “Sono stati accesi incendi, sono state vandalizzate aziende e gli ebrei canadesi si sono sentiti ancora una volta insicuri nel loro Paese. I nostri leader politici devono smettere di scusare l’estremismo. La polizia deve far rispettare la legge. E tutti i canadesi devono prendere sul serio l’antisemitismo… ORA”.