Il premier israeliano Bennett tenta una mediazione parlando a Mosca con Putin

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di Nathan Greppi

Il premier israeliano Naftali Bennett ha incontrato oggi, sabato 5 marzo, a Mosca al Cremlino il presidente russo Vladimir Putin per tentare una mediazione che faccia cessare le ostilità contro l’Ucraina. Lo riportano i media israeliani  citando fonti del Cremlino. Finora è il primo leader occidentale ad incontrare Putin dopo l’invasione russa dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio.

Secondo il Jerusalem Post, la visita di Bennett è ritenuta ‘inusuale’, in quanto il premier israeliano ha volato di sabato pur essendo  Shomer Shabbat (rispettoso del riposo sabbatico). Lo stesso discorso vale anche per il Ministro dell’edilizia Ze’ev Elkin, il quale essendo di origini ucraine ha accompagnato il premier a Mosca per aiutarlo come interprete. Ma la possibilità di salvare vite umane è prevalente.

Nei giorni scorsi Bennett aveva parlato due volte con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e due volte anche con Putin. L’incontro con il presidente russo sarebbe iniziato nel primo pomeriggio ed è andato avanti per circa tre ore. Stando a fonti diplomatiche interne al Cremlino, hanno parlato della situazione dei cittadini israeliani e delle comunità ebraiche in Ucraina, nonché del coordinamento con la Russia per gestire gli iraniani in Siria.

Subito dopo, Bennett si è recato a Berlino per discutere della situazione con il cancelliere tedesco Olaf Scholtz, e secondo le fonti potrebbe in seguito recarsi in Francia per parlare con Emmanuel Macron, anche per quanto riguarda il nucleare iraniano. Proprio in questi giorni, a Vienna si sta discutendo in particolare tra Stati Uniti, Francia e Germania della possibilità di ripristinare gli accordi sul nucleare del 2015, rigettati dagli Stati Uniti nel periodo dell’amministrazione Trump.

Già in passato Zelensky avrebbe chiesto a Bennett di fare da mediatore tra le due parti in causa, ma Putin avrebbe in un primo momento respinto questa possibilità, salvo cambiare idea almeno apparentemente negli ultimi giorni. Il governo di Gerusalemme ha adottato fin da subito una posizione intermedia nella guerra russo-ucraina, per una questione di real politik: come ha spiegato a Il Foglio il giornalista israeliano Ron Ben Yishai, “Israele vuole essere dalla parte giusta della storia, l’Ucraina (all’ONU Israele ha votato la mozione di condanna alla Russia, ndr), ma allo stesso tempo non vuole distruggere il suo rapporto e coordinamento con i russi e le loro forze in Siria, che aiutano molto Israele a non finire nei guai”.

 

Naftali Bennett a colloquio con Vladimir Putin a Sochi nel 2021 (foto di repertorio. Ag. Sputnik)