Apre a Berlino il più grande centro ebraico della Germania dalla fine della seconda guerra mondiale

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di Michael Soncin
 Il 25 giugno 2023 a Berlino è stato inaugurato dai Chabad il più grande centro ebraico in Germania dal termine della Seconda Guerra Mondiale. La cerimonia ha visto la partecipazione di personalità della diplomazia e leader da tutto il mondo.

Come spiega Toby Axelrod sul Jewish Telegraphic Agency, il Pears Jewish Campus copre una superfice di oltre 7000 metri quadri, ed è costato 47,5 milioni di euro. Unico nel suo genere perché tra i più grandi al mondo, sarà gestito dalla comunità dei Chabad-Lubavitch della città berlinese.

Per il prossimo anno scolastico, tutti gli alunni della comunità che sono all’incirca 550 si trasferiranno in questo nuovo edificio, che ha al suo interno un campo da basket al coperto, uno studio musicale ed una gastronomia kosher, oltre ad una palestra che può prestarsi in certe occasioni a sala conferenze o cinema. Una costruzione che si sviluppa su 7 piani in completa armonia con il panorama architettonico della capitale tedesca. È stato definito come uno zaffiro, per la forma circolare che ricorda una gemma e per il colore dei suoi mattoni smaltati di blu.

«È molto bello, è un luogo di scambio. Ci sono milioni di tedeschi che non sanno nemmeno chi siano gli ebrei. Intendiamo quindi creare consapevolezza di che cosa sia la vita ebraica. Non si tratta solo di combattere l’antisemitismo. Il tutto deve essere collegato alla positività, attraverso una vita ebraica gioiosa, vivace e orientata al futuro». A dirlo è stato Rav Yehuda Teichtal, direttore del centro Chabad.

Parlando di numeri, secondo i dati del Consiglio Centrale degli Ebrei in Germania, 90.000 sono gli ebrei membri delle varie congregazioni, mentre altri 100.000 che si identificano come tali, non risultano iscritti a nessun ente.

Nel 1996 quando Teichtal arrivò in Germania gli ebrei del movimento Chabad erano giusto un paio, oggi hanno 20 comunità in tutto il paese.

“Portare luce nell’oscurità”

È stato proprio lui due decenni fa ad inaugurare in Germania la tradizione di accendere i lumi in occasione della festività di Hanukkah, collocando una grande Menorah davanti la porta di Brandeburgo, proprio lì, dove negli anni bui vi erano infisse le bandiere col simbolo del nazismo.

Rav Teichtal ha molto caro il concetto del tikkun olam. La dimostrazione è la raccolta fondi intrapresa per sostenere le nuove scuole ebraiche nella città, finanziate anche dalla Comunità Ebraica di Berlino e dalla Fondazione Ronald S. Lauder.

Ci saranno anche attività previste per gli adulti e persone di ogni credo. Il nuovo centro è frutto di donazioni di differente provenienza, sia pubbliche che private, pur portando il nome della Pears Foundation, il principale finanziatore, che ha sede in Gran Bretagna.

Incisive le parole di Rav Menachem Margolin, a capo dell’Associazione Ebraica Europea, che venerdì scorso da Bruxelles ha definito il nuovo centro: «Un grande esempio della rinascita della vita ebraica in Europa, in Germania e a Berlino in particolare». Ha però sottolineato che «il più grande pericolo per quella rinascita viene dalle politiche che minacciano la liberata religiosa, compresi i diritti di eseguire la circoncisione rituale e di eseguire la macellazione kosher».

Foto: Chabad.Org