bandiera del nicaragua

Il Nicaragua si affianca alla causa del Sudafrica contro Israele alla Corte Internazionale di Giustizia

Mondo

di David Fiorentini
Il Nicaragua ha presentato una domanda presso la Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) per unirsi alla processo intentato dal Sudafrica contro Israele per l’accusa di genocidio.

Managua ha dichiarato che la sua decisione deriva “dal carattere universale sia della condanna del genocidio che della cooperazione richiesta per liberare l’umanità da una tale piaga”.

Sebbene Israele e Nicaragua abbiano ristabilito le relazioni diplomatiche nel 2017, i rapporti tra i due paesi sono sempre stati molto complessi. Il Nicaragua aveva stabilito per la prima volta relazioni con Israele nel 1948, in seguito al riconoscimento da parte dell’Unione Sovietica. Tuttavia, le relazioni tra Gerusalemme e Managua furono interrotte per la prima volta nel 1982 dopo l’invasione israeliana del Libano e ristabilite 10 anni dopo. Dopodiché, nel 2010, il presidente nicaraguense Daniel Ortega le ha interrotte nuovamente in seguito a una protesta per un incidente in cui dei violenti gruppi filopalestinesi entrarono in conflitto con le truppe della marina israeliana al largo di Gaza nel Mediterraneo.

Storicamente, il tipo di intervento richiesto dal Nicaragua è stato raramente concesso dalla Corte Internazionale. Al contempo, altre nazioni hanno già espresso la loro volontà di intervenire invece a favore di Israele, inclusa la Germania, rifiutando l’accusa di genocidio.

Dopo la prima sentenza in cui la ICJ ha ordinato a Israele di prevenire atti di genocidio contro i palestinesi e di fornire un maggiore aiuto umanitario nella Striscia di Gaza, ma senza imporre un cessate il fuoco, ora il Sudafrica e Israele sono stati invitati a fornire osservazioni scritte sulla richiesta di intervento del Nicaragua alla diatriba legale.