Ali Khamenei

Meta blocca tutti gli account dell’Ayatollah Khamenei per incitamento alla violenza

Mondo

di David Fiorentini
Meta ha bloccato tutti gli account appartenenti all’Ayatollah dell’Iran Ali Khamenei, sia in inglese che in persiano, che avevano rispettivamente più di 5,1 milioni e 204 mila follower su Instagram e Facebook.

I profili sono stati rimossi a causa di violazioni ripetute della politica di Meta riguardante Organizzazioni e Individui Pericolosi.

“Nel tentativo di prevenire e impedire ripercussioni nel mondo reale, non permettiamo a organizzazioni o individui che dichiarano una missione violenta o sono coinvolti in violenze di essere presenti sulle nostre piattaforme”, afferma la linea guida della piattaforma di Zuckerberg.

Nella fattispecie, il leader iraniano è stato accusato di lodare e glorificare gli attacchi terroristici del 7 ottobre perpetrati da Hamas, spargendo il timore tra i moderatori di Meta che questi messaggi possano scaturire pericolose emulazioni in giro per il mondo.

D’altro canto, Khamenei non è stato ancora bandito da X e addirittura il suo tweet pubblicato nel giorno dell’invasione è ancora visibile. “Per volontà di Dio, il cancro del regime sionista usurpatore sarà eradicato per mano del popolo palestinese e delle forze della Resistenza in tutta la regione.” Il post è accompagnato da una nota della piattaforma dichiarante l’illegalità del contenuto, tuttavia, X ha stabilito che potrebbe essere nell’interesse pubblico che il post rimanga accessibile.

Khamenei ha ripetuto più volte la sua volontà di distruggere Israele online, incluso un altro post su X datato 23 dicembre insieme a una fotografia di sé stesso in un bagno di folla di seguaci.

“Non dubitate mai che il regime sionista ostile e usurpatore sarà cancellato dalla mappa del mondo un giorno. Per volontà di Dio, questo è una parte definita del futuro. Speriamo che voi, giovani, vediate questo con i vostri occhi”, ha scritto il leader.

Curiosamente, i social media di Meta sono vietati in Iran, rendendo teoricamente impossibile la lettura di questi post agli stessi iraniani, ma questi utilizzano reti private virtuali, o VPN, per eludere le restrizioni e accedere a siti web o alle app proibite, inclusi quelli di proprietà statunitense come X, Facebook e Instagram.

 

(Foto: Wikimedia Commons. Fonte: https://farsi.khamenei.ir/photo-album?id=54416)