I candidati alla leadership del Labour Party

Gran Bretagna: il Labour adotta un decalogo per combattere l’antisemitismo al suo interno

Mondo

di Paolo Castellano
Dopo i deludenti risultati alle ultime lezioni britanniche e le accuse di antisemitismo rivolte ad alcuni dei suoi membri, il Labour Party sembra pronto a un cambio di rotta nella comunicazione con gli elettori. The Guardian ha riportato infatti che la dirigenza laburista, che ad aprile eleggerà il suo nuovo leader (Jeremy Corbyn aveva annunciato le sue dimissioni dopo la disfatta elettorale) seguirà 10 punti, suggeriti dal Board of Deputies of British Jews (l’organo rappresentativo della comunità ebraica), per estirpare gli atteggiamenti antisemiti tra i suoi membri. La notizia arriva qualche giorno dopo l’annuncio della polizia britannica che cinque membri del partito laburista accusati di antisemitismo potrebbero essere processati.

I “10 punti” includono l’utilizzo della definizione internazionale di antisemitismo promossa dall’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto (IHRA). I punti sono stati discussi il 12 gennaio a Londra e sono stati approvati dalla maggior parte degli iscritti al Labour. Hanno presenziato all’incontro anche Rebecca Long-Bailey, Emily Thornberry e Keir Starmer che hanno lavorato a stretto contatto con Jeremy Corbyn

Starmer ha ribadito il nuovo impegno del Labour contro gli atteggiamenti anti-ebraici, rilasciando una dichiarazione poco dopo l’approvazione del documento: «La gestione dei casi di antisemitismo è stata completamente inaccettabile. Ha causato un profondo allontanamento dalla comunità ebraica. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e chiedere scusa. Appoggio pienamente i suggerimenti del Board of Deputies».

Stramer ha poi aggiunto di non aver intenzione di accogliere nel partito – soprattutto in vista delle prossime votazioni – “un singolo membro o individuo che abbia avuto in passato delle posizioni antisemite”.

L’approvazione dei “10 punti” non era poi così scontata. Nel 2018, il leader Jeremy Corbyn ha trovato difficoltà nel far approvare dal partito la definizione internazionale di antisemitismo dell’IHRA. Dopo varie discussioni, la mozione è poi passata nonostante le divergenze. 

Anche un altro importante esponente laburista come Rebecca Long-Bailey si è lanciata alla riconquista degli elettori: «Faremo rispettare tutte le raccomandazioni del Board of Deputies, e credo che le nostre decisioni debbano essere pienamente indipendenti, con un adeguato controllo». 

I “10 punti” suggeriscono inoltre di condannare con chiarezza gli episodi di antisemitismo, evitando l’utilizzo di un linguaggio “generico”, e di espellere coloro che trasgrediscono alle regole.

(Nella foto, i candidati più quotati alla Leadership: da sinistra, Lisa Nandy, Jess Phillips,  Emily Thornberry, Keir Starmer, Rebecca Long-Bailey).