Giovane donna ebrea accoltellata a Lione. Una svastica sulla porta

Mondo

di Sofia Tranchina

 

Alle 13.00 di sabato 4 novembre – seguendo la parabola di odio razziale in virulenta crescita dal 7 ottobre – una donna ebrea è stata accoltellata sulla porta di casa a Lione.

 

Come un incubo che si ripete, l’esplosione dell’antisemitismo in Francia non accenna a rallentare.

 

Secondo quanto ricostruito dalla testata francese Le Progrès e confermato da fonti di polizia a Le Figaro, un uomo vestito di nero e col volto coperto ha suonato al campanello della donna trentenne e le ha detto “buongiorno”, per subito pugnalarla due volte all’addome e scappare.

 

La donna è stata trasportata in ospedale con l’addome sanguinante, ma non è in pericolo di vita. L’aggressore è ancora in fuga, ma è stata presentata una denuncia per tentato omicidio.

 

Come ha riferito l’avvocato della vittima Stéphane Drai, «la famiglia era conosciuta come una famiglia di fede ebraica», e una mezuzah era appesa all’ingresso dell’appartamento della donna, rendendola ancora più riconoscibile.

Il movente antisemita è confermato anche dalla svastica incisa col coltello sulla porta della donna dopo l’aggressione.

 

L’atmosfera di “caccia all’ebreo” ha preoccupato tutta la comunità ebraica francese (che è la più grande d’Europa), come ha testimoniato Alice in un’intervista a BFMTV, che ha detto ai suoi figli «toglietevi le stelle di David, state attenti. Ce lo diciamo tutto il giorno, “stai attento, stai attento”, ma non sappiamo a cosa. Non sappiamo come. Ma ce lo diciamo».

 

Come un cupo ritorno a un passato che ricorda il regime di Vichy (regime nazista instaurato nella Francia meridionale 83 anni fa), gli ebrei francesi tornano così a nascondere la propria religione e la propria etnia per non farsi riconoscere. Non mostrare a occhi astiosi la propria “colpa”, l’ebraismo, che potrebbe costar loro la vita.

 

D’altronde, sono già rispuntate le “etichette antisemite”, in particolare le stelle di David blu dipinte sui muri delle case in cui vivono gli ebrei.

 

Il ministro degli Interni Gérald Darmanin ha affermato a inizio settimana che nell’ultimo mese la Francia ha registrato 819 atti antisemiti. Lo scorso lunedì mattina tre scuole ebraiche di Parigi hanno ricevuto minacce, come anche le sinagoghe e alcune attività commerciali kosher.