Vienna, Parigi, Roma: gli episodi di antisemitismo si moltiplicano in Europa

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di Redazione

In diverse città europee in questi giorni si stanno moltiplicando gli episodi eclatanti di antisemitismo. Anche l’associazione ebraica europea EJA (European Jewish Association) ha tenuto un briefing online con i principali leader delle comunità ebraiche per affrontare il tema. Secondo i dati presentati,  dal 7 ottobre gli attacchi antisemiti e gli abusi contro gli ebrei sono aumentati del 1200% in Europa.

 

Vienna: fiamme e svastiche contro il cimitero ebraico

Nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, è stato appiccato un incendio alla sala delle cerimonie al Cimitero centrale di Vienna. Gli interni sono andati completamente distrutti, mentre sui muri esterni sono state disegnate con vernice rossa delle svastiche. È il più grave degli attacchi alla comunità ebraica avvenuti finora in Austria.
Nella capitale austriaca l’attacco antisemita ha suscitato sconcerto e impressione, tanto che il presidente Alexander Van der Bellen si è detto profondamente scioccato, come riporta la corrispondente da Vienna del Corriere della Sera Mara Gergolet: «Il numero di incidenti antisemiti in Austria è significativamente aumentato nelle ultime settimane. Questo deve fermarsi. “Mai più” è un obiettivo concreto per tutti noi: le donne e gli uomini ebrei devono poter vivere in sicurezza in Austria». E ha esortato: «L’antisemitismo non ha spazio qui. L’odio non ha spazio qui». Sulla stessa linea anche il primo ministro Karl Nehammer (Övp, popolari), che ha twittato di prima mattina, appena l’incidente è stato scoperto. «Io condanno l’attacco al cimitero ebraico di Vienna con la massima severità. L’antisemitismo verrà combattuto con tutti i mezzi politici e giuridici. Spero che i responsabili vengano identificati rapidamente».
Quando l’incendio è stato scoperto, la mattina del 1 novembre, le fiamme avevano già devastato l’interno dell’edificio. Sono subito state avviate delle indagini dall’unità di indagine criminale del LKA e dagli agenti dell’Ufficio per la Sicurezza Costituzionale e la Lotta al Terrorismo (LVT).
Il cimitero ebraico in sé è un luogo simbolo per la comunità ebraica austriaca.  Qui è sepolto, tra gli altri, Theodor Herzl, il padre del sionismo moderno, e diverse personalità  come Sigmund Freud, Gustav Mahler, Arnold Schönberg,  Lise Meitner,  Simon Wiesenthal.
Dopo la strage perpetrata da Hamas nel sud di Israele il 7 ottobre, e la risposta militare israeliana contro i covi dei terroristi a Gaza, che purtroppo coinvolge anche i civili, l’antisemitismo in Europa sembra aver ricevuto un impulso drastico e difficile da arginare.

 

Parigi: negozi e abitazioni di ebrei contrassegnate dalla Stella di David

Dopo le stelle di David disegnate su alcune case abitate da ebrei in diversi comuni della banlieue nei giorni scorsi, il 31 ottobre l’atto antisemita si è ripetuto a Parigi, nel  quattordicesimo arrondissement. Qui l’azione è avvenuta in modo più organizzato, tanto che sono stati realizzati degli stencil per dipingere i Maghen David sulle case. Il pensiero va alla notte dei Cristalli del novembre 1938 in Germania, ma nella capitale francese gli attacchi mortali agli ebrei che hanno portato all’uccisione di oltre 10 persone negli ultimi anni fa temere nuove violenze fisiche.  La Francia  conta la più grande comunità ebraica d’Europa, quasi 500mila persone, ma la presenza islamica, anche fondamentalista, è enorme (circa 10 milioni di persone) ed è in prima linea nell’allarme antisemitismo scoppiato in Europa dopo il 7 ottobre.

 

«Prendersela con qualcuno perché è ebreo, è prendersela con l’anima della Repubblica » ha commentato la premier Elisabeth Borne che ha condannato gli ultimi episodi “ignobili” di antisemitismo. È stata aperta un’inchiesta per trovare i colpevoli di “danneggiamenti” con l’aggravante di azioni commesse “in base all’origine, alla razza, all’etnia o alla religione” delle vittime. Un reato passibile di 4 anni di carcere e 30mila euro di multa. Una delle ipotesi degli investigatori è che sia entrato in azione lo stesso gruppo che aveva già imbrattato alcune case nei giorni scorsi a Saint-OuenAubervilliersSaint-Denis, nella periferia nord di Parigi.

«L’antisemitismo non ha spazio nella nostra Repubblica», ha commentato la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo. Il comune – come scrive la corrispondente di Repubblica  Anais Ginori – precisa che le stelle di David disegnate con lo stencil sono state rinvenute in diverse zone, in particolare il tredicesimo, quattordicesimo e quindicesimo arrondissement. Dal 7 ottobre gli attacchi antisemiti in Francia sono aumentati in modo esponenziale. Secondo le ultime cifre diffuse dal ministero dell’Interno, sono stati registrati 857 incidenti in poco più di tre settimane, più del doppio di quanto ce ne sono stati in tutto il 2022.

La capitale è da giorni in allerta massima per il rischio nuovi attentati collegati al conflitto israelo-palestinese, con alcuni dirigenti di Hamas che hanno lanciato appelli ad aprire un fronte anche in Europa.

Roma: bruciate e imbrattate le Pietre d’inciampo dedicate ai deportati ebrei romani

Le pietre d’inciampo dedicate ai deportati romani uccisi nei lager nazisti  Michele Ezio Spizzichino, Aurelio Spagnoletto, Giacomo e Eugenio Spizzichino sono state vandalizzate a Roma, in via Dandolo e in via Mameli a Trastevere. Il presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun ha detto che «Le pietre d’inciampo per la nostra comunità e per tutti i romani hanno un alto e drammatico significato di memoria e omaggio alle vittime della follia antisemita. Mi auguro che non si ripeta anche da noi quanto purtroppo sta avvenendo in altri Paesi europei, in particolare a Parigi. Ribadisco la piena fiducia nella vicinanza e vigilanza delle istituzioni e delle forze dell’ordine». Solidarietà dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che «condanna fermamente questo gesto inaccettabile e miserabile».

«Sono gesti inqualificabili, che certamente hanno una natura antisemita, da inquadrare nell’attuale contesto politico della guerra in Medio Oriente – ha detto Annabella Gioia, del direttivo dell’associazione “Arte in memoria” che dal 2010 ha collocato oltre 2.000 pietre di inciampo a Roma -. È assolutamente inaccettabile che una manifestazione di dissenso contro Israele si concretizzi in oltraggi alla memoria e alla storia del nostro Paese e alle vittime della Shoah».