Finge di voler uccidere gli ebrei: l’inchiesta di un giornalista nei campus americani

Mondo

di Nathan Greppi

Alla  domanda se fossero disposti a sostenere, anche economicamente, un’operazione per uccidere gli ebrei “ovunque si trovino”, gli intervistati hanno dato risposte simili: “Yeah”, “Sì, pienamente d’accordo”.

Un riscontro tanto positivo a una simile richiesta ce lo si potrebbe aspettare a Gaza o a Ramallah, e invece è successo in California. Questo è ciò che è emerso da un’indagine condotta dal giornalista e videomaker ebreo americano Ami Horowitz, che a dicembre ha pubblicato su Twitter un breve documentario sulla situazione nei campus statunitensi, realizzato per la piattaforma PragerU.

Nello specifico, Horowitz si è recato alla San Francisco State University, “uno degli atenei più schierati a sinistra e intersezionali (promotori dell’ideologia woke) di tutto il paese” come ha spiegato, per testare quanto vi fosse diffuso l’antisemitismo. Con diversi studenti che passavano, si è spacciato per uno che raccoglieva fondi al fine di uccidere gli ebrei “in tutto il mondo”, e “colpire questa gente duramente”. Specificava che “abbiamo solo razzi e attentatori suicidi”, e che “vogliamo finanziare operazioni contro bersagli facili: scuole, ospedali, locali ebraici, autobus, sinagoghe e roba simile”.

Risultato? Diversi studenti si sono trovati d’accordo con le sue affermazioni, arrivando persino a donare contanti sul momento per finanziare le “operazioni”. Si andava dai 2 dollari a chi ne dava 5, 10, 15, e in alcuni casi arrivavano a donare 20 o 30 dollari.

Alcuni ragazzi motivavano il loro odio verso gli ebrei: una diceva che “fa parte della loro religione, vogliono prendere il potere”. Quando Horowitz ha chiesto a uno studente se a spingere gli ebrei a comportarsi come si comportano fossero la religione o ragioni economiche, questo ha risposto: “Credo sia un mix”. Un’altra ha accusato gli ebrei di sentirsi superiori agli altri, e un’altra ancora che “il loro comportamento e le loro azioni sono malvagie”. Mentre un’altra che “vogliono la terra. È una questione di soldi”.

Nel complesso, Horowitz ha raccontato che su 35 studenti con cui ha parlato, 28 si dicevano d’accordo con l’istanza di uccidere gli ebrei, e 17 hanno subito donato dei soldi per farlo. “La retorica e la demonizzazione degli ebrei che abbiamo visto a livello globale, ha portato a questo”.