“La Comunità ebraica unita al corteo del 25 aprile in onore della Brigata Ebraica”

Italia

di Ilaria Myr
Così Davide Romano, presidente del Museo della Brigata Ebraica, ribadisce la presenza della Comunità ebraica al corteo del 25 aprile a Milano. “Non siamo soli, ma c’è tutto un mondo di persone che ancora ragionano, nonostante l’incessante propaganda di Hamas che passa sui media”.

“Quest’anno ci saremo, e insieme a noi ci sarà anche una folta e motivata rappresentanza ebraica, grazie a un commovente moto spontaneo nato all’interno della Comunità: tutti uniti nel volere ricordare e onorare l’opera militare e civile della Brigata ebraica e supportarci il 25 aprile”. Così Davide Romano, presidente del Museo della Brigata Ebraica, ribadisce la presenza della Comunità ebraica al corteo del 25 aprile a Milano.

L’anno scorso la Comunità non aveva sfilato con il proprio gonfalone alla sfilata dopo le tensioni nate con la guerra a Gaza, che avevano portato alle dimissioni dell’allora presidente ANPI Roberto Cenati. Gli ebrei milanesi, appartenenti alle diverse organizzazioni, avevano quindi sfilato uniti sotto le insegne della Brigata Ebraica, venendo però attaccati dai numerosi manifestanti propalestinesi.

“Senza dimenticare il grande aiuto e la protezione che riceviamo ogni anno dai City Angels di Mario Furlan, sempre grande amico della nostra Comunità – continua Romano -. Non manca anche il sostegno di politici di destra, sinistra e centro, a conferma che la pagina di storia scritta dalla Brigata ebraica ha lasciato il segno. Ringrazio in particolare Francesco Ascioti e Daniele Nahum (Azione), Lia Quartapelle e Pietro Bussolati (PD), Benedetto Della Vedova e Paolo Costanzo (Più Europa), Mariastella Gelmini e Manfredi Palmeri (Noi Moderati), Alessandro De Chirico e Gianpaolo Berni Ferretti (Forza Italia) e tanti altri che saranno con noi. A conferma che non siamo soli, ma c’è tutto un mondo di persone che ancora ragionano, nonostante l’incessante propaganda di Hamas che passa sui media.

Le bandiere della Brigata Ebraica a un corteo a Milano 

“A questo proposito, giova ricordare come non solo la Brigata ebraica viene contestata…purtroppo anche gli amici ucraini che vengono con noi sono sempre più attaccati da slogan dei propal e dai tanti simpatizzanti dell’URSS e di Putin che ormai fanno fronte comune contro le democrazie. Anche per questo è importante esserci, il 25 aprile. Per non lasciare loro egemonizzare il giorno della Liberazione, e ricordare che la Brigata ebraica combatteva non solo contro il nazi-fascismo, ma anche contro ogni forma di totalitarismo. Non a caso tanti sionisti si reclutarono nell’esercito britannico già nel 1939, mentre nazisti e sovietici avevano stipulato un Patto (Molotov – Ribbentrop) di collaborazione. Non dimentichiamolo, la nostra storia è sempre stata testimonianza di libertà e democrazia. Ieri in Europa come oggi in Israele, siamo sempre stati dalla parte delle democrazie e contro le dittature: siano esse fasciste, comuniste e o islamiste. Per questa nostra coerenza siamo diventati nel tempo un punto di riferimento per tutte quelle persone e partiti che amano la libertà e che vengono sotto le nostre bandiere ogni 25 aprile”.