Una pasticceria festeggia Chanukkà con le sufganiyot dedicate alle unità dell’IDF

Israele

di Pietro Baragiola
Keren Kadosh, co-proprietaria insieme al marito Isack della storica pasticceria “Kadosh” di Gerusalemme, considera Hanukkah la sua festa preferita e ogni anno trascorre diverse settimane a progettare le sue iconiche sufganiyot (dal Talmud “paste spugnose”), le deliziose ciambelle fritte tipiche della tradizione.

Dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre che ha portato alla morte di più di 1200 civili israeliani e allo scoppio della guerra a Gaza, Keren ha deciso di rinviare la creazione dei suoi dolci: “per noi le sufganiyot sono associate alla gioia e non ci sembrava il caso di prepararle in un momento del genere.”

Alcune settimane più tardi però la Brigata Golani dell’IDF ha deciso di commissionare alla pasticciera alcune delle sue famose ciambelle per i soldati rimasti feriti durante il conflitto. Questo incarico è stato subito personale per Keren dato che suo figlio stava prestando servizio proprio nel 13° battaglione dell’unità Golani.

La pasticciera ha così deciso di preparare qualcosa di speciale per illuminare la giornata dei soldati, creando una ciambella che portasse il nome della loro brigata. Ripiena di crema di cioccolato al caffè e sormontata da un dolce al caramello, la sufganiyot Golani è diventata così la prima di una lunga serie di prelibatezze create dai coniugi Kadosh in onore dei soldati dell’IDF.

Le ricette dei coniugi Kadosh

“Presto abbiamo ricevuto un’ondata di richieste per chiamare le nostre sufganiyot con i nomi di altre unità, così abbiamo deciso di creare un’intera collezione” hanno spiegato i coniugi Kadosh che in poco tempo sono riusciti a creare un vero e proprio reggimento di ciambelle. Il ripieno di crema di queste sufganiyot corrisponde al colore del berretto indossato dalla brigata a cui sono dedicate.

Di seguito riportiamo alcuni esempi:

Sufganiyot Intelligence Corps (crema all’ananas).

Sufganiyot Givati (crema di cassis dai toni violacei).

Sufganiyot della sorveglianza (crema al limone).

Sufganiyot Nachal (crema al pistacchio).

Sufganiyot Egoz (crema di nocciole).

Sufganiyot dell’Aeronautica (crema di noci pecan).

Sufganiyot del Corpo d’Armatura (crema Oreo).

Sufganiyot dei paracadutisti (crema di meringa).

I coniugi Kadosh non si sono però fermati alle singole unità ma hanno preparato anche una ciambella rosa ripiena di crema al lampone in onore del contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell’IDF.

“Il nostro è un ringraziamento speciale rivolto a tutti i soldati che vegliano costantemente su di noi, rischiando la propria vita per il nostro Paese” ha spiegato Keren, fiera dei suoi nuovi prodotti.

Le sufganiyot di Hanukkah

Fritte, ripiene di gelatina e cosparse di zucchero a velo, le sufganiyot sono oggi uno dei piatti tipici per festeggiare il miracolo di Hanukkah in tutto il mondo.

Detta anche “Festa delle luci”, Hanukkah celebra la vittoria dell’esercito ebraico sui greci siriani che avevano invaso la Terra Santa. Questo evento è stato reso ancora più speciale dal fatto che, dopo la battaglia, una scorta di olio di un giorno tenne miracolosamente accesa la menorah del Tempio di Gerusalemme per ben otto giorni di seguito. Fu così che, in onore del miracoloso olio d’oliva, sin dal XII secolo gli ebrei adorano consumare cibi fritti durante gli otto giorni di festività.

La storia delle sufganiyot, invece, ha origini sia antiche che moderne: secondo un racconto popolare israeliano, Dio diede ad Adamo ed Eva le sufganiyot per confortarli dopo la loro espulsione dal Giardino dell’Eden, ma queste non erano ancora le prelibatezze che noi oggi conosciamo.

Inizialmente queste ciambelle erano più salate e farcite con ripieni di funghi e carni diverse, almeno fino al XV secolo quando il prezzo dello zucchero diminuì notevolmente. La prima ricetta di una ciambella in gelatina risale, infatti, ad un libro di cucina tedesco del 1485, ma era fritta nello strutto e questo era considerato un problema per gli ebrei kosher. Fu solamente molti anni dopo che gli ebrei polacchi iniziarono a friggerle nell’olio chiamandole “ponchicks”.

Verso la fine del XIX e inizio XX secolo molti ebrei emigrati dalla Palestina portarono con sé questa prima versione diffondendola in tutto il mondo. Dato che, rispetto ai latkes (frittelle di patate) che erano facilmente replicabili a casa, le sufganiyot richiedevano sempre professionisti sia nella produzione che nella vendita e nel trasporto, negli anni ’20 la Federazione dei lavoratori israeliani “Histadrut” spinse per farle diventare un alimento fondamentale di Hanukkah, creando così maggiori opportunità di lavoro.

Oggi, in Israele, circa l’80% della popolazione consuma almeno una ciambella di gelatina durante gli otto giorni di festa. Delle oltre 18 milioni di sufganiyot gustate nel Paese, 400.000 sono acquistate dall’IDF per i soldati in servizio durante le feste.

Tra le pasticcerie più rinomate c’è “Roladin” che ha sedi in tutto il mondo ed è famosa per le sue sufganiyot alla nutella tanto amate dall’attrice israeliana Gal Gadot. Giusto in questi giorni la nota catena pasticciera è diventata virale sui social grazie ad un video postato l’8 dicembre sulla piattaforma X che mostra un furgoncino Roladin mentre si reca nei diversi accampamenti dei soldati dell’IDF per augurare loro un sereno Hanukkah con le sue deliziose sufganiyot.