foto di molti shtreimel

Basta pellicce in Israele. La proposta degli animalisti arriva alla Knesset

di Paolo Castellano

Israele potrebbe diventare la prima nazione al mondo a vietare la compravendita di pellicce di animali. Il 5 ottobre, la ministra alla Protezione ambientale Gila Gamliel ha dichiarato che presenterà alla Knesset una proposta di legge per rendere illegali le pellicce all’interno dei confini dello Stato ebraico. Tuttavia, saranno previste delle eccezioni per i religiosi che indossano capi in pelliccia per tradizione.

«È immorale acquistare e vendere pellicce nell’industria della moda», ha sottolineato Gamliel. «L’industria delle pellicce causa l’uccisione di milioni di animali in tutto il mondo e comporta crudeltà e sofferenze indescrivibili. Utilizzare le pellicce di animali selvatici è immorale».

In Israele la battaglia animalista però si è incagliata sulle polemiche riguardo ai divieti di indossare capi tradizionali con pelli di animali selvatici. La ministra israeliana ha fatto notare che saranno previste delle eccezioni per casi specifici e con severe limitazioni.

Secondo l’attuale proposta di legge, il governo d’Israele rilascerà permessi per scopi scientifici, educativi, etnici e religiosi. Attualmente le licenze per la compravendita di pellicce sono regolate dall’agenzia governativa israeliana della Natura e dei Parchi.

Gli haredim hanno già criticato l’iniziativa, chiedendo alla ministra se la legge preveda un divieto nell’indossare lo shtreimel, il copricapo di pelliccia che gli ebrei chassidici indossano durante Shabbat e le festività. Secondo il Jerusalem Post, potrebbe esserci un’esenzione anche per loro.

La proposta animalista ha conquistato pareri positivi anche nel partito Blu-Bianco di Benny Gantz. La parlamentare israeliana e presidente della commissione per gli Affari interni e ambientali della Knesset Miki Haimovich, da anni sostenitorice dei diritti degli animali, ha dichiarato che appoggerà la proposta della Gamliel.

«Le pellicce dovrebbero scomparire completamente dal mondo, perché in quest’epoca non si può giustificare l’uccisione degli animali solo per il gusto di indossare la loro pelliccia per moda o per riscaldarsi. Ci sono ottime alternative che non causano sofferenze e uccisioni», ha aggiunto Haimovich.

I precedenti tentativi di mettere fuori legge le pellicce in Israele non sono andati a buon fine. Se la Knesset approverà il testo animalista, Israele diventerebbe il primo Stato al mondo a dire basta agli oggetti di pelo animale.