Livni: «Non subisco ricatti»

Israele

La leader del partito di governo ha spiegato così la sua rinuncia al tentativo di formare una nuova coalizione

«Non sono disposta a subire ricatti, sia sulla politica estera che di bilancio, e quindi sceglierò le elezioni». Tzipi Livni, leader del partito di governo israeliano Kadima, ha dichiarato ad Haaretz che considera concluso il suo tentativo di formare una nuova coalizione di governo. E, scrive ancora il giornale israeliano, la Livni andrà dal presidente Shimon Peres per informarlo di non essere riuscita nel suo incarico e raccomandare di convocare nuove elezioni.

«L’altra possibilità per me era cedere alle estorsioni – ha detto ancora la Livni intervistata la scorsa notte dopo che due partiti ultraortodossi avevano posto l’accettazione delle loro richieste come precondizione all’ingresso nella coalizione – ma un governo deve fare progredire e rappresentare il bene del paese, non deve solo sopravvivere con questa o quella coalizione. Ho promesso di portare fino in fondo gli sforzi per formare un governo ed è quello che ho fatto». Le elezioni anticpate – la data prevista era per il 2010 – potranno svolgersi tra febbraio e marzo.

La leader di Kadima Tzipi Livni si è recata dal capo dello stato israeliano Shimon Peres per informarlo di non essere riuscita a formare un nuovo governo. Peres ha ringraziato la Livni per i suoi sforzi. Ha aggiunto che adesso avvierà consultazioni con le liste parlamentari per informarle di questo sviluppo. Entro tre giorni al massimo – ha detto ancora Peres – informerà il presidente della Knesset (parlamento) Dalia Yitzik «sulle conclusioni necessarie». «Elezioni anticipate non sono comunque una tragedia» ha concluso Peres.