di Paolo Castellano
Il 24 febbraio, durante la cerimonia di consegna dei diplomi agli ufficiali dell’IDF, il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha espresso sostegno al popolo ucraino, condannando l’invasione della Russia. Le dichiarazioni di Bennett arrivano dopo quelle del ministro della Difesa Yair Lapid sul conflitto ucraino-russo.
«Come tutti gli altri, preghiamo per la pace e la calma in Ucraina», ha detto il primo ministro. «Questi sono momenti difficili e tragici, e i nostri cuori sono con i civili che non per colpa loro sono stati catapultati in questa situazione».
Bennett ha fatto riferimento a “una crisi globale”. «Ci troviamo in un periodo in cui l’ordine conosciuto sta cambiando. Siamo in un mondo molto meno stabile, e anche la nostra Regione sta cambiando di giorno in giorno. Questi tempi ci stanno insegnando che le guerre tra eserciti non sono, con nostro rammarico, reliquie del passato».
Lo Stato d’Israele ha poi comunicato ufficialmente che offrirà assistenza umanitaria agli ucraini e ha invitato gli israeliani in Ucraina a lasciare il paese o a spostarsi nella parte occidentale nei pressi di Leopoli.
Come riporta il Jerusalem Post, Bennett ha poi partecipato a una riunione di emergenza presso il quartier generale militare di Kirya a Tel Aviv. Durante l’incontro con gli alti funzionari israeliani, tra cui Lapid, il ministro della Difesa di Benny Gantz e il ministro delle Finanze Avigdor Liberman, si è anche discusso su come accogliere i profughi ucraini provenienti dagli scenari di guerra.
Poche ore prima delle dichiarazioni del primo ministro israeliano, Lapid era stato più schietto sulle manovre militari russe. «L’attacco russo all’Ucraina è una grave violazione dell’ordine internazionale. Israele condanna l’attacco ed è pronto a fornire assistenza umanitaria ai cittadini ucraini».
«Israele è un paese che ha vissuto guerre e la guerra non è il modo per risolvere i conflitti».