Israele scopre un nuovo giacimento di gas

Israele

di David Fiorentini
Il Ministero dell’Energia israeliano e la compagnia petrolifera greco-britannica Energian hanno ufficialmente annunciato la scoperta di un nuovo giacimento di gas naturale al largo delle coste israeliane.

Secondo le prime stime, il campo contiene circa 68 miliardi di metri cubi di gas, un numero notevole se considerato che il fabbisogno annuale israeliano si attesta poco sotto i 13 miliardi di metri cubi.

Il nuovo giacimento è stato denominato “Katlan”, che in ebraico significa “Orca”, e si classifica come la quarta scoperta più vasta al largo delle coste israeliane. Sul podio salgono le riserve di Leviathan con oltre 600 miliardi di m3, seguito da Tamar con 300 miliardi di m3 e Karish-Tanin con circa 100 miliardi di m3, anch’esso di proprietà di Energian.

“Questa scoperta creerà un valore considerevole per tutti i nostri partner e aprirà nuove opportunità per il gas israeliano sia nel mercato locale che in quello regionale, contribuendo al benessere dell’economia israeliana nel suo complesso”, ha dichiarato Matthew Rigas, amministratore delegato di Energian.

La joint venture greco-britannica ha già individuato due potenziali rotte di esportazione per il gas estratto da Katlan. Nel dicembre 2021, infatti, l’azienda aveva firmato un memorandum d’intesa con la Egyptian Natural Gas Holding Company (EGAS) per la vendita di una quantità media di 3 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno per un periodo di 10 anni. Inoltre, l’azienda sta valutando la possibilità di esplorare altri mercati di esportazione europei tramite nuovi gasdotti o partnership con Cipro ed Egitto.

Una scoperta che ha ricevuto anche il plauso del ministro dell’Energia, Israel Katz, il quale ha sottolineato come “le riserve di Katlan, insieme alle già presenti in Israele, abbia trasformano il panorama dell’economia energetica locale, rendendo Israele una potenza energetica globale”.

Dal reperimento delle prime riserve di gas naturale al largo delle coste israeliane nel 2004, lo Stato di Israele ha generato entrate pari a circa 5,35 miliardi di dollari, che sono stati convogliati nel settore del welfare. Solo nel 2022, Israele ha ricevuto 45,5 milioni di dollari in royalties dalle compagnie che operano nei suoi giacimenti offshore.