Da sinistra Abdullah Barghouti, Marwan Barghouti e Ahmed Saadat

Fra i prigionieri che potrebbero essere rilasciati in un accordo con Hamas, i responsabili dei più gravi attacchi in Israele

Israele

di Redazione
Si prevede che Hamas chiederà il rilascio di diversi terroristi di alto profilo, i quali stanno scontando più ergastoli nelle carceri israeliane, come parte di un potenziale accordo di tregua e rilascio di ostaggi con Israele, secondo un servizio televisivo andato in onda su Channel 12. L’elenco infatti  include i nomi dei terroristi dietro alcuni dei più grandi attacchi terroristici in Israele durante la Seconda Intifada tra il 2000 e il 2005, come Abdullah Barghouti, Abbas Al-Sayed, Ibrahim Hamed, Ahmad Saadat, Marwan Barghouti e Muhammad Arman.

Legittimo, quindi, temere che con un’eventuale liberazione di questi pericolosi prigionieri si possa ripetere un nuovo 7 ottobre.

Barghouti, l’ingegnere di Hamas, responsabile della morte di 66 persone

In cima alla lista dei candidati di Hamas c’è Abdullah Barghouti(a sinistra nella foto), soprannominato “l’ingegnere di Hamas”, e considerato il più grande esperto di esplosivi dell’organizzazione terroristica con la possibile eccezione di Yahya Ayyash, che fu assassinato nel 1996. Barghouti era responsabile della pianificazione di attacchi terroristici come l’attentato suicida del ristorante Sbarro del 2003 a Gerusalemme che uccise 16 persone tra cui sette bambini e una donna incinta; l’attentato suicida del Café Moment nel 2002 che uccise 11 persone; e l’attentato all’Università Ebraica del 2002 che uccise nove persone, tra cui cinque cittadini statunitensi.

In totale, Barghouti è stato responsabile dell’omicidio di 66 israeliani. È stato condannato a 67 ergastoli, il numero più alto mai inflitto a un prigioniero palestinese.

 

Gli altri prigionieri

Secondo il rapporto, sulla lista probabile di Hamas c’è anche Abbas Al-Sayed, il comandante dell’ala militare di Hamas nella città di Tulkarem, in Cisgiordania. Pianificò l’attentato suicida del Park Hotel del 2002 a Netanya durante la Pasqua ebraica, che uccise 30 israeliani, per lo più anziani, e ne ferì 140, e divenne l’atto terroristico palestinese più mortale durante la Seconda Intifada. Al-Sayed è stato condannato a 35 ergastoli.

Si prevede inoltre che Hamas cercherà di liberare Ibrahim Hamed, considerato il prigioniero più pericoloso attualmente detenuto da Israele. Era il comandante dell’ala militare di Hamas in tutta la Cisgiordania ed era dietro numerosi atti terroristici. Alla fine Hamed è stato condannato per l’omicidio di 46 civili e gli sono stati comminati 54 ergastoli.

E’ stato fatto anche il nome di Marwan Barghouti (al centro nella foto), il leader della seconda Intifada che sta scontando cinque ergastoli per dieci atti di terrorismo, tra cui l’attacco al Sea Food Market di Tel Aviv, l’uccisione di tre israeliani a Givat Ze’ev e l’attacco di Hadera, in cui morirono sei israeliani.

Nella lista di Hamas dovrebbe figurare anche Ahmad Saadat (a destra nella foto), il leader del Fronte popolare marxista-leninista per la liberazione della Palestina (FPLP). Considerato un simbolo nella società palestinese, Saadat è la mente dell’assassinio del ministro israeliano del turismo Rehavam Ze’evi nel 2001, e condannato a 30 ergastoli. L’anno scorso è stato messo in isolamento come parte di un giro di vite contro una cellula terroristica del FPLP accusata di aver tentato di compiere attacchi in Cisgiordania e che era collegata a membri in prigione.

Anche Muhammad Arman, il leader dei prigionieri di Hamas in detenzione israeliana, è fra i nomi che potrebbero essere rilasciati. Arman è stato uno dei pianificatori dietro l’attentato al Café Moment e l’attentato suicida all’Università Ebraica. Gli sono stati dati 36 ergastoli.

(Foto: Facebook)