Forze israeliane riprendono il controllo della regione di confine di Gaza

Israele

di Redazione
Nella terza giornata del conflitto israelo-palestinese, il mondo osserva con crescente preoccupazione gli avvenimenti di oggi, che hanno seguito l’attacco efferato di Hamas dello scorso sabato che ha provocato morti, ostaggi, feriti e dispersi, causando un dolore indicibile nella popolazione israeliana. La situazione si fa sempre più critica, mentre le notizie si susseguono in un quadro di crescente escalation.

Le notizie di oggi riportano che le forze israeliane hanno riconquistato il controllo di tutte le comunità vicino alla Striscia di Gaza, segnando un importante sviluppo nelle operazioni in corso.

Il Contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell’IDF (nella foto), ha dichiarato in una conferenza stampa che le forze israeliane hanno ripreso il controllo delle comunità circostanti la Striscia di Gaza, sebbene abbia avvertito che nella zona vi siano ancora terroristi infiltrati. Inoltre, ha annunciato il richiamo di 300.000 riservisti nell’ambito della “Swords of Iron” (Operazione Spade di Ferro), in un passaggio da difensivo a offensivo.

Nella mattinata di oggi, sono stati segnalati scontri a fuoco in diverse comunità israeliane vicino a Gaza, tra cui il Kibbutz Be’eri, il Kibbutz Holit, il Kibbutz Kfar Aza, il Kibbutz Nir Oz, il Kibbutz Nirim, il Kibbutz Alumim e lo svincolo di Gavim vicino a Sderot. Inoltre, le forze israeliane hanno ucciso diversi terroristi di Hamas in una piscina a Sderot. Hagari ha aggiunto che tre terroristi palestinesi sono stati «neutralizzati» nella regione di Sha’ar Hanegev, adiacente alla parte nord-est della Striscia di Gaza. Un terrorista è stato ucciso a Be’eri; a Holit e al Kibbutz Sufa, ne sono stati uccisi cinque; e ad Alumim, ne sono stati uccisi quattro.

Hagari ha affermato che gli eventi notturni rappresentano incidenti isolati e che l’IDF ha ora il controllo delle comunità, senza combattimenti in corso. La recinzione di confine sarà protetta da carri armati, elicotteri da combattimento e droni, mentre l’IDF continua a evacuare i residenti in preparazione per un’operazione di terra prevista nella Striscia di Gaza. Hagari ha dichiarato inoltre che il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, è «un uomo morto».

In risposta all’offensiva di Hamas di sabato, che ha ucciso almeno 800 israeliani e ferito più di 2.300 persone, il Ministero della Sanità israeliano ha riportato 22 persone in condizioni critiche e 345 feriti gravi.

L’emittente pubblica israeliana Kan News ha riferito che tra gli 800 e i 1.000 terroristi sarebbero entrati in Israele attraverso varchi al confine, attaccando comunità civili e basi dell’IDF: testimonianze parlano di miliziani assetati di sangue, andati di casa in  casa, edificio per edificio, per massacrare civili e militari israeliani. Secondo fonti d’intelligence, le forze di Hamas sembrano aver attraversato il confine non solo superando barriere e reti, ma avrebbero anche fatto uso di tunnel sotterranei, una tattica precedentemente adottata dagli Hezbollah libanesi e già impiegata a Gaza per il contrabbando dalla penisola del Sinai all’interno della zona amministrata dal gruppo jihadista palestinese.

Nelle ultime ore, l’IDF ha effettuato quattro ondate di attacchi aerei nella Striscia di Gaza, colpendo più di 800 obiettivi terroristici.

La situazione resta fluida e in evoluzione, ma questi sviluppi indicano un’escalation della tensione nel conflitto israelo-palestinese, con la speranza di un ritorno alla stabilità e alla pace che appare sempre più lontana.