Il luogo a Gerusalemme dell'attacco ai soldati israeliani

Uccisi tre soldati israeliani vicino a Gerusalemme. Hamas: “Nuova Intifada”

Israele

di Ilaria Ester Ramazzotti

Tre soldati israeliani sono stati uccisi la mattina di martedì 26 settembre in un attacco contro un insediamento a Har Adar in Cisgiordania, vicino a Gerusalemme. L’aggressore, che è stato ucciso dalla polizia, era un trentasettenne con regolare permesso di lavoro in Israele che prima si è avvicinato all’insediamento insieme ad altri operai e poi ha sparato contro le forze di sicurezza, per essere infine colpito a sua volta.

“Un terrorista, dopo aver raggiunto Har Adar dall’ingresso posteriore, ha aperto il fuoco contro le forze di sicurezza presenti sul posto: tre israeliani sono così morti nell’attacco, un altro è rimasto ferito e il terrorista è stato neutralizzato”, ha detto in un comunicato il portavoce della polizia israeliana Miki Rosenfeld.

L’attentatore

L’attentatore, Nimr Mahmoud Ahmed, 37 anni, sposato con quattro figli, proveniva da Beit Sourik, un villaggio vicino all’insediamento di Har Adar, nel quale poteva entrare come lavoratore attraverso un checkpoint di ingresso, ma dove questa mattina ha invece estratto una pistola, probabilmente di fattura artigianale.

Officine di armi clandestine  

Come riporta La Stampa, da quando nell’ottobre 2015 è scoppiata la cosiddetta “Intifada dei coltelli” sono oltre 40 gli israeliani rimasti uccisi in attacchi di questo tipo. “L’assalitore di questa mattina avrebbe usato anche un’arma da taglio – scrive il quotidiano torinese -. Ma a preoccupare Israele è la maggiore frequenza di attacchi con armi da fuoco. In Cisgiordania sono state scoperte negli ultimi due anni molte officine che producevano pistole e mitragliette artigianali”.

Hamas esulta

“È un nuovo capitolo dell’Intifada di Al-Quds” (nome con cui si indica Gerusalemme), ha detto Hazzam Qassam, ritenuto portavoce di Hamas, come riporta la stampa israeliana. “Ogni tentativo di ‘giudaizzare’ la città non cambia il fatto che Gerusalemme è arabo-musulmana: i suoi cittadini e la gioventù non risparmieranno alcun sforzo per redimerla con il loro spirito e sangue”.