Storie di vita e di coraggio. Alla ricerca della felicità

Libri

di Fiona Diwan

Incontri e vita vissuta, terapie antiage  come elisir di fiducia e buonumore. In un libro, Dvora Ancona racconta in un modo nuovo la medicina estetica e rigenerativa

 

dvora ancona 4

C’è la storia di Sara, reporter d’assalto sempre in guerra con se stessa e con la vita, la pelle del viso bruciata dal sole, dal vento e dai viaggi sulle jeep scoperte, che ritrova la freschezza di un incarnato tonico grazie a peeling e biostimolazione, vitamine e aminoacidi mirati. C’è la storia di Livia, moglie timida e impacciata, che vive all’ombra del marito ma che grazie al laser e a sferzate di collagene ridiventa conscia del proprio fascino, riacquistando combattività e autostima. C’è ancora Rossella, trasandata e appensatita dall’età, un marito latin lover e la voglia di rivincita che le farà rimodellare completamente il corpo a colpi di acido ialuronico e sedute di Ultraformer. C’è infine l’incontro, negli anni Novanta, con il celebre Romulo Mene che, nella sua clinica vicina alla  spiaggia di Ipanema, le insegna i segreti del peeling. Da Gerusalemme a Rio de Janeiro, da San Diego a Parigi, da New York a Milano… In un intreccio di vita privata e vita professionale, Dvora Ancona, medico estetico, racconta nel suo ultimo libro un percorso di ricerca scientifica e di empatia umana, che è anche un viaggio nelle tecniche superinnovative della medicina antiage e tra i protagonisti della medicina estetica degli ultimi vent’anni: dai brasiliani Romulo Mene e Ivo Pitanguy al californiano dottor Jeremy al newyorkese dottor Bruce, alla costante ricerca di tutte le soluzioni d’avanguardia.

 

Psiche e carne, anima e corpo, il racconto di come si possa far pace con se stessi e le proprie insicurezze, rinforzare l’Io e l’autostima grazie a un buon dottore-mentore e le cure giuste. Perché un bravo medico, dice Dvora , è spesso un confidente, qualcuno a cui raccontare drammi e problemi, e che deve sapere entrare in sintonia col paziente. Un libro piacevolissimo e divertente, pieno di spunti e fuori dagli schemi, che mescola storie personali e cura, incontri, vita privata e terapie estetiche. Quello di Dvora Ancona è molto più di un manuale. È la storia del volto che si fa specchio del cuore, la ricerca della bellezza che si fa cura dell’anima e delle ferite della vita, possibilità di riscatto e, magari, di una seconda vita. Ma è anche il racconto di un’appassionata avventura professionale, di una ricerca sempre curiosa alla scoperta di nuove metodiche, di un aggiornamento puntiglioso e regolare, tenacemente perseguito nei decenni, inseguito in giro per il mondo tra convegni, istituti di ricerca e poli scientifici di eccellenza.
Undici storie che raccontano un diverso problema, un diverso orizzonte esistenziale e caratteriale, una differente risposta terapeutica. Dallo Sculptra al Laser CO2, dal peeling brasiliano al Ferulac, dalla radiofrequenza (perfetta per chi ha problemi alle gambe) all’Ultraformer (unica vera alternativa al lifting chirurgico), alla luce pulsata al Golden Lift con il suo portentoso effetto re-pulp …
Un insieme di case-history sorprendenti, gli incontri con i pazienti divenuti amici col tempo. Ricerca e metodo, dal 1997 ad oggi. Una famiglia ebraico-italiana che, dopo aver combattuto la Prima guerra mondiale, si sente profondamente tradita dalle Leggi razziali del 1938.
«Nella vita, sono sempre stata in competizione con me stessa. Ogni traguardo è per me un nuovo inizio, non faccio in tempo a mettere in piedi una cosa che già sto pensando a quella successiva, a cosa farò d’altro. È la mia natura: in questo mi sento molto simile agli israeliani, alla loro velocità e schiettezza (sono nata a Haifa)», spiega Dvora Ancona. Ma mi sento anche molto ebrea italiana e credo che nel libro questo emerga in modo evidente. In questo testo mi sono messa in gioco in prima persona. Soprattutto, volevo raccontare le storie di chi riceve una botta e cade ma poi riesce a rialzarsi, e questo anche grazie alle mie cure. Ci dimentichiamo che niente è mai conquistato per sempre e ciò che pensiamo di avere oggi ci può essere tolto domani. Non tutto dipende da noi. Ma c’è una cosa che nessuno ci può togliere: la capacità di reagire, di rimetterci in piedi. Cosa che per la tradizione ebraica è un dovere. Non arrendersi mai. Ho voluto raccontare storie di riscatto, la capacità di rimettersi in gioco scegliendo di volersi bene e curare se stessi e il proprio aspetto fisico. Sono molto legata ai personaggi, i miei pazienti sono stati felici di comparire nel libro con le loro vicende, ovviamente sotto mentite spoglie. Sono parte della mia vita, persone quasi di famiglia. Anche io, come loro, ho attraversato momenti difficili, ho fatto scelte a volte azzardate a volte coraggiose. Oggi sono grata alla vita e soprattutto a mia madre: il senso della sfida, l’allegria, la spensieratezza, la fiducia… Tutto questo lo devo a lei».

 

Dvora Ancona, Veramente belle, in modo naturale, Cairo editore, pp. 174, € 15,00