Aperto a Bruxelles il Parlamento Europeo Ebraico

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La prima volta che si parlò di  parlamento ebraico fu nel 1897  quando a Basilea si tenne il primo congresso mondiale sionista. Da allora l’Europa ha conosciuto due guerre mondiali, la Shoah, ha assistito alla nascita di Israele e alla lenta ricostruzione delle comunità ebraiche decimate dalla barbarie naziste.
Oggi, a più di un secolo da quello storico incontro organizzato da Theodor Herzl si è costituito un nuovo Parlamento europeo ebraico. Un Parlamento creato con tutta l’ufficialità e i riconoscimenti del caso.
Il 16 febbraio scorso le porte del Parlamento ebraico europeo si sono aperte per la prima volta a Bruxelles. 120 deputati, provenienti da tutti i paesi d’Europa, membri e non membri dell’Unione Europea – dall’Albania all’Armenia, alla Bosnia Erzegovina, alla Croazia, e ancora San Marino, Serbia, Montenegro, Tajikistan, Turkmenistan, Utzbekistan solo per citarne alcuni.

I rappresentanti di questo nuovo Parlamento sono stati eletti tramite la votazione elettronica svoltasi dal 18 ottobre al 15 dicembre 2011. Circa 400.000 i voti espressi complessivamente, e 120, appunto, i deputati eletti.

I parlamentari sono rabbini, politici, professionisti e personaggi della cultura che si riuniranno nuovamente per la prima Assemblea generale il prossimo aprile. Fra di essi ricordiamo, il francese Pierre Besnainou, Cefi Jozef Camhi dalla Turchia, Nathan Gelbart dalla Germania, Oliver Mischon dal Regno Unito, Joel Rubinfeld dal Belgio. A rappresentare l’Italia – che ha espresso in tutto 1217 voti – saranno Roger Coianiz e Vittorio Pavoncello.

L’obiettivo, secondo quanto sostenuto dall’Unione europea ebraica, è quella di esprimere una sola ed unica voce degli ebrei d’Europa ; fare in modo cioè che gli ebrei europei si rapportino e confrontino con le istituzioni europee come un’unità.
Nel discorso che ha inaugurato i lavori, Antonya Parvanova rappresentante eletta dalla Comunità bulgara,  ha detto che l’incontro del 16 febbraio ha portata storica e segnerà il futuro degli ebrei d’Europa – e non solo di essi.

“Sono orgogliosa e onorata di essere di fronte a tutti voi oggi – ha detto la Parvanova. Per la prima volta, sono qui riuniti in questa sala i rappresentanti delle organizzazioni che rappresentano oltre 3,5 milioni di cittadini ebrei in tutto il nostro continente “. il nuovo Parlamento europeo ebraico sarà “la voce che rappresenta e che rafforza la comunità ebraica in Europa”.
“Per la prima volta nella storia, il popolo ebraico europeo si ritrova qui oggi, come un solo uomo, o forse dovrei dire come assemblea unita da un’unica causa – ha affermato ancora la Antonya Parvanova La Comunità ebraica in Europa, parlando con una sola e medesima voce,  sarà sicuramente più utile nella vasta gamma di dibattiti europei in cui si prevede che essa dia il suo contributo.

Siamo qui oggi nel Parlamento europeo, una casa che è sempre stato un simbolo del futuro di pace, tolleranza e comune. Naturalmente, c’è ancora molto da fare anche per rafforzare la nostra Unione europea, ma l’Europa si è unita più di 50 anni fa sulla base di valori che devono essere mantenuti vivi ancora oggi. L’estremismo, il razzismo, l’intolleranza e l’antisemitismo non trovano posto in Europa e questo Parlamento continuerà a rappresentare e a proteggere i diritti  di ogni cittadino europeo”.

Il Parlamento ha sede a Bruxelles, dove terrà regolari Assemblee Generali annuali; durante questo primo anno di attività verrà elaborata una Carta del Parlamento.

L’inaugurazione del Parlamento europeo ebraico ha coinciso con la visita a Bruxelles di una delegazione di 40 esponenti della Conferenza dei presidenti delle maggiori organizzazioni ebraiche americane, guidata dal suo Vice Presidente Esecutivo, Malcolm Hohenlein. La delegazione ha avuto colloqui con l’UE, la NATO e funzionari belgi; tra i temi affrontati durante i colloqui l’antisemitismo in Europa e le questioni dell’Iran e della Siria.