Devar Torà / La purificazione

di Ufficio Rabbinico di Milano

2 Luglio 2011 – 30 Sivàn 5771

Devar Torà

“Questa è la norma (chukkà) della Torà…” (Bemidbàr 19, 2). L’espressione “questa è la norma…” compare solamente due volte in tutta la Torà, la prima volta all’inizio di questa Parashà, la parashà di Chukkàt, dove si parla della preparazione del me chattàt, quelle acque che, mescolate alle ceneri della parà adumà (mucca rossa), servivano a purificare gli impuri. La seconda volta l’espressione compare nella parashà di Mattòt, dove si parla del hachsharàt kelìm (sistema per la purificazione dei recipienti) presi ai midianiti come bottino di guerra (31, 21-24). Secondo il commento di Rav Shimshon Refaèl Hirsch, la Torà vuole insegnarci che queste due mitzvòt sono presupposto fondamentale per l’osservanza delle 613 mitzvòt.

Halakhà

È una mitzvà quella di consumare un pasto abbondante durante Rosh Chòdesh. Si riferisce ai pasti consumati in casa propria. Vi è anche l’usanza in molte Comunità di ritrovarsi insieme di Rosh Chòdesh per consumare un pasto in compagnia. Se questo capita di Shabbàt, si mangerà un piatto in più rispetto agli altri Shabbatòt (Kt. Sh. Ar. 97, 1).

Sabato 2 e Domenica 3 luglio – Rosh Chòdesh Tammùz