Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
All’inizio del Parasha, Noach è descritto come “Ish Tzadik – Un uomo giusto”. E alla fine del Parasha è “Ish Ha’adama – Uomo della terra”. Invece di guardare avanti per aggiungere “Kedusha – ciò che è sacro” in questo mondo, Noach aspirava a una vita che era radicata nel terreno.
Torà
Parashat Bereshit. In ogni uomo creato c’è una scintilla di verità
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Secondo il Midrash, quando Hashem creò l’uomo, l’angelo della verità disse “non craerli saranno pieni di bugie”. Ma Hashem lanciò la verità sulla Terra che si disperse in molti frammenti. Queste sono “scintille” di verità, incorporate in ogni singolo essere umano.
Parashat Vezot Haberachà. L’insegnamento della punizione a Mosè
Da qui le tre grandi idee che cambiano la vita con cui finisce la Torah. Siamo mortali; quindi fai in modo che ogni giorno conti. Siamo fallibili; quindi impara a crescere da ogni errore. Non completeremo il viaggio; quindi ispirare gli altri a continuare ciò che abbiamo iniziato.
Parashat Haa’zinu. La morte del Profeta Mosè
Mosè è sempre presente tra il suo popolo. Ma non è la sua immagine terrena, fisica, quella che vive tra noi, in noi, bensì il ricordo del suo pensiero, del suo insegnamento, che era l’insegnamento di Dio. E il modo in cui noi possiamo rendere omaggio al nostro Maestro, non è quello di andare a piangere o a pregare sulla sua tomba, ma quello di mettere in pratica i suoi insegnamenti.
Parashat Vayelech. Bisogna rendere la Torà nuova in ogni generazione
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il 613 ° precetto non riguarda semplicemente la Torah, ma il dovere di rendere la Torah nuova in ogni generazione. Per far rivivere la Torà, non è sufficiente trasmetterla cognitivamente-come semplice storia e legge. Deve parlarci in modo affettivo, emotivo.
Parashat Nitzavim: né nascosto né distante, Dio è vicino a ciascuno di noi
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Parashat Nitzavim. Ci sono state molte volte nella storia ebraica momenti in cui gli ebrei sono stati tentati da altre religioni e culture.
Parashat Ki Tavò. Una nazione di narratori
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Qui per la prima volta la rivisitazione della storia della nazione diventa un obbligo per ogni cittadino della nazione. In questo atto, noto come “vidui bikkurim, “la confessione fatta sui primi frutti,” agli ebrei fu comandato di diventare una nazione di narratori.
GECE 2019. Yarona Pinhas: il Sogno nella Torah
di Marina Gersony
Con la chiarezza e la grazia espositiva che la contraddistinguono, la saggista e studiosa di ebraismo e Qabbalà ha parlato del Sogno nella Torah, un tema affascinante e spunto di ispirazione e riflessione.
Parashat Ki Tetzè. La ragione umana può essere pericolosa
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
“Ricorda ciò che ti fece Amalèk lungo il cammino, mentre uscivate dall’Egitto. Ciò che ti accadde lungo il cammino, egli colpì tutti quelli di voi che erano rimasti indietro, i deboli dietro di te, quando eri stanco e sfinito, e non ebbe timore di Dio”. Perché Amalèk è il simbolo della razionalità, dove tutto deve essere logico e sensato.
Parashat Shofetim. La giustizia e il ruolo del rabbino
Un rav ed un giudice che vive i propri tempi, così come immaginato dal versetto della parashà di Shofetim, ha la capacità e la coscienza di rispondere ad ogni quesito avendo per primo sperimentato i dubbi ed i drammi della sua generazione, i dilemmi halachici dei suoi tempi, i problemi esistenziali della propria moderna ebraicità.
Parashat Re’eh. Il valore della gioia condivisa
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Ogni volta che la parola simcha viene usata nella Parashat Re’eh (ben 7 volte) si riferisce a un’esperienza di gioia di gruppo comune. Il messaggio che Mosè sta dando qui è che la nazione si riunirà naturalmente attraverso crisi, catastrofi o guerre imminenti, ma la sfida, e l’ideale, è che l’unità avvenga anche in tempi buoni, attraverso la celebrazione collettiva alla presenza di Dio.